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Cronaca

Roma, tre stupri in una settimana: la Capitale fa paura

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ROMA – Adesso Roma fa paura. Una società sempre più violenta, senza nessun scrupolo. Si attaccano i più deboli in un gioco di pura infamia e vigliaccheria. Un drammatico caso dopo l’altro, in pochi giorni. Roma sale alla ribalta per una serie di episodi di violenza sessuale avvenuti, tra l’altro, in zone centrali della città. E’ di oggi la notizia relativa alla violenza di cui è stata vittima una donna tedesca di 57 anni, stata trovata nuda e legata ad un palo a Villa Borghese, a Roma. La donna, secondo quanto da lei raccontato, sarebbe stata aggredita, violentata e derubata di circa 40 euro da un giovane straniero di 20 anni che poi si è dato alla fuga. Risale a poco più di una settimana fa la terribile serata vissuta da una giovane finlandese, percossa e violentata da un 23enne bengalese -ora in carcere- nella zona di via Palestro, non lontano dalla stazione Termini.

L’aggressione è avvenuta all’alba di sabato 9 settembre. La ragazza, in Italia da qualche giorno per ragioni di lavoro, nella serata di venerdì 8, dopo essere uscita con alcune amiche, ha cercato un taxi insieme a una di loro, per tornare nell’abitazione dove stava alloggiando. In quel frangente, è stata avvicinata da un giovane, che, con gentilezza, si è offerto ripetutamente di accompagnarla a casa con la propria auto, parcheggiata, a suo dire, in una via limitrofa. La giovane, fidandosi dei modi garbati dell’uomo, ha acconsentito, tranquillizzando l’amica titubante. Percorsi un centinaio di metri, lo sconosciuto ha tentato un approccio sessuale con la straniera, nonostante le urla e la reazione della giovane. Il 23enne non ha desistito neppure quando una donna, udite le grida della ragazza dal proprio appartamento, si è affacciata alla finestra, urlando e dando successivamente l’allarme.

L’uomo, a quel punto, ha minacciato di morte la donna, e dopo averla picchiata con una grossa pietra, l’ha costretta a seguirlo in una zona buia e appartata, dove l’ha obbligata a subire la violenza sessuale. Pochi giorni dopo, il 13 settembre, una turista belga ventenne ha denunciato un tentativo di stupro da parte di un ragazzo israeliano sulla scalinata della Basilica di Santa Maria in Aracoeli. Gli agenti della Polizia di Roma Capitale in servizio in piazza del Campidoglio intorno alle 4 del mattino hanno sentito la giovane urlare e sono subito accorsi. Entrambi i giovani sono stati portati al comando generale dove sono state poi sentite altre persone che avevano trascorso la serata con i due ragazzi. Sono state acquisite testimonianze dei presenti ed è in corso di realizzazione un’informativa all’autorità giudiziaria. Il presunto aggressore, un 26enne di nazionalità israeliana residente a Roma, e la turista, 23enne, si erano conosciuti in una vicina birreria, poi si erano spostati a piedi fino al luogo dell’accaduto, distante qualche centinaio di metri. Una volta negli uffici della polizia locale, assistita da un interprete, la donna ha accusato l’uomo di aver tentato violenza sessuale. Gli inquirenti hanno acquisito testimonianze da altre persone, amiche della ragazza, in vacanza con lei a Roma, insieme ad altri elementi. In una realtà violenta come questa, cosa ci dobbiamo aspettare? Nessuna giustificazione nei confronti di coloro che usano qualsiasi forma di violenza nei confronti dei più deboli. Le donne, in questo caso, vanno sfiorate solo con un fiore.

di Marco Staffiero