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di Chiara Rai
Roma – Paralizzato il trasporto su gomma della periferia romana con i bus letteralmente bloccati nei depositi. Un altro giorno di sciopero dei lavoratori del consorzio Roma Tpl. Anche questa mattina infatti, secondo quanto riporta il sito dell'agenzia della Mobilità circolavano sei linee su cento, poi dopo le 7 anche queste si sono fermate e ora tutte le linee sono nei depositi. Tranne la circolare 720 con capolinea alla stazione Laurentina della Metro B. Dunque, ancora braccia incrociate per i lavoratori della società Roma Tpl, arrivati alla sesta giornata di protesta.
Ma oggi la situazione è certamente peggiore di ieri quando a circolare sono state soltanto 12 linee operative su 103. Si manifesta nonostante ieri sia arrivata una buona notizia concreta per gli autisti che potranno contare sul versamento dello stipendio di novembre perché il Comune di Roma ha liquidato 12 milioni di euro al consorzio privato di trasporto. Questo versamento arriva a titolo di contributo finalizzato al rimborso degli oneri derivanti dall’adeguamento del CCNL del Trasporto Pubblico Locale relativo all’anno 2015. L’accordo sulla transazione è stato stretto ieri mattina nel corso di una riunione in Campidoglio e consente, infatti, alla Società Roma TPL, di rispettare l’obbligo a effettuare, il prossimo lunedì 30 novembre 2015, il pagamento degli stipendi.
La Società si è comunque impegnata ufficialmente al rispetto del vincolo. Ma finchè non vedranno i soldi, gli autisti continueranno a manifestare. Lo sciopero è iniziato lunedì 23 novembre al deposito di Maglianella dove è stato impedito agli autobus non solo di fare rifornimento ma anche di circolare. La Roma Tpl è la seconda azienda di trasporto pubblico di Roma dopo l’Atac. I lavoratori protestano perché da circa due mesi sono senza stipendio e da diversi mesi sono in mobilitazione. I problemi economici della società dipendono da una serie di determine di pagamento rimaste in sospeso presso il dipartimento Mobilità. Non ultima la liquidazione dell'acconto del mese di ottobre e l'impegno di spesa per l'anno 2015 dei corrispettivi relativi al contratto di servizio. Insomma sono circa 180 i milioni di euro che la società deve incassare dal Comune di Roma.
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