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ROMA – Calci e manate dai manifestanti contro il pulmino, con a bordo nove nomadi, che ha lasciato il centro di accoglienza a Torre Maura, alla periferia di Roma. In seguito una ventina di persone ha intonato l’inno d’Italia facendo il saluto romano. Da ieri i residenti della zona, supportati da alcuni gruppi di estrema destra, protestano contro il trasferimento di oltre 77 rom nella struttura.
Momenti di tensione davanti al Centro che ospita alcuni nomadi a Torre Maura, alla periferia della Capitale. Uno dei residenti che stanno manifestando davanti alla struttura ha urlato contro uno dei nomadi dall’altra parte del cancello: “Scimmia di m… te ne devi andare, esci fuori che ti ammazzo”, mentre un altro ha aggiunto gridando: “Dobbiamo bruciarli vivi”. E alla risposta del nomade, che ha detto urlando “Si si ce ne andiamo”, i manifestanti hanno cominciato a intonare cori mentre alcuni ragazzi si sono arrampicati sui muretti per aggiungersi agli slogan.
La Procura di Roma apre un fascicolo di indagine in relazione agli scontri avvenuti nella tarda serata di ieri nella zona di Torre Maura dove circa 200 abitanti della zona, supportati anche da militanti di Casapound, sono scesi in strada per protestare contro il trasferimento di alcuni rom in un centro di accoglienza. A piazzale Clodio sono in attesa di una informativa dalle forze dell’ordine intervenute. I reati ipotizzati, al momento, sono di danneggiamento e minacce aggravate dall’odio razziale.
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