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Roma

Roma, tornano i botti di capodanno: il Tar Lazio sospende l'ordinanza di Virginia Raggi

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Tempo di lettura < 1 minutoSantori (FdI-AN): "Questo ennesimo flop della Raggi e della sua amministrazione sotto le Feste ricorda le figuracce de ‘La banda dei babbi Natale’ di Aldo Giovanni e Giacomo"

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Red. Cronaca


ROMA – Il Tar Lazio ha sospeso, con un decreto urgente, l'ordinanza emessa dal sindaco Virginia Raggi che vietava i botti di Capodanno. I giudici del Tribunale amministrativo del Lazio hanno quindi fissato una camera di consiglio per il 25 gennaio al fine  discutere nel merito la vicenda.
E così arriva l'ennesima bocciatura, dopo le riserve dell’Oref sul bilancio di Roma Capitale e le polemiche sul concertone saltato al Circo Massimo, per la giunta pentastellata capitolina. 

 

Raggi aveva firmato un’ordinanza che disponeva il divieto assoluto di utilizzo di fuochi d’artificio e petardi a Capodanno: “Dal 29 dicembre alle ore 24 del 1 gennaio 2017 di usare materiale esplodente, fuochi artificiali, botti e razzi” nel territorio di Roma Capitale. L’ordinanza prevedeva, inoltre, il divieto di utilizzare materiale esplodente declassificato, ossia potenzialmente non pericoloso e posto in libera vendita, a meno di 200 metri dai centri abitati, dalle persone e dagli animali. Il provvedimento è motivato, si legge nell’ordinanza, dalla “urgente necessità di adottare misure idonee a garantire l’incolumità pubblica, la sicurezza urbana, la protezione degli animali e assicurare la necessaria prevenzione attraverso la limitazione dell’uso dei botti e dei fuochi d’artificio sul territorio comunale”.

"La sospensione da parte del Tar dell’ordinanza anti-botti – commenta Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia – chiude il cerchio antinatalizio della sindaca Raggi. Dopo l’albero più triste d’Europa, una piazza Navona senza bambini  e il concertone di Capodanno saltato per la prima volta nella Capitale, questo ennesimo flop della Raggi e della sua amministrazione sotto le Feste ricorda le figuracce de ‘La banda dei babbi Natale’ di Aldo Giovanni e Giacomo. E Roma, – conclude Santori – con l'improvvisazione,  è ridotta ad un cinepanettone".