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Redazione
Roma – Non si è rassegnato alla fine del loro matrimonio ed ha continuato ad avere un comportamento violento nei confronti della ex moglie. L’ultima lite si è trasformata in una vera e propria aggressione con calci e pugni che hanno reso necessario il ricovero della donna in ospedale in seguito alle diverse fratture riportate al volto.
L’uomo ha poi minacciato di morte anche i due figli, nel caso in cui fosse stato denunciato, facendo riferimento ad un’arma.
I due giovani hanno quindi deciso di rivolgersi alla Polizia preoccupati dall’atteggiamento del padre, mettendo a disposizione dei poliziotti anche le registrazioni delle comunicazioni telefoniche con il padre.
Determinante l’intervento degli Agenti del Commissariato Tor Carbone, diretto dalla dr.ssa Laura Vilardo.
Per verificare le informazioni, e poi procedere all’eventuale sequestro dell’arma, gli investigatori hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione di R.M., mentre l’uomo continuava ad inveire e lanciare minacce nei confronti dei congiunti.
Nel corso del controllo non sono state trovate armi in casa del 53enne, ma 300 gr. di sostanza stupefacente, in particolare hashish diviso in panetti, oltre ad un bilancino di precisione per la preparazione delle dosi.
L’uomo è stato accompagnato presso gli uffici del Commissariato Tor Carbone per le formalità relative al suo arresto per possesso di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Convalidato l’arresto il magistrato ha disposto per lui la custodia cautelare in carcere.
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