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di Matteo La Stella
Roma- Gli agenti del Commissariato Viminale, supportati da altre unità del Reparto Volanti e del Commissariato Celio, hanno arrestato nella notte di martedì 5 nordafricani autori di una serie di rapine.
Intorno alle 2 della notte, una chiamata al 113 da parte di un giovane italiano, mette in allerta gli agenti. Il ragazzo dichiara di essere stato circondato poco prima da un gruppo di 5 o 6 nordafricani che, dopo avergli sottratto il telefono, si erano dati alla fuga. Raccolta la richiesta d'aiuto, gli agenti del Commissariato Viminale si portano sul posto, chiedendo all'italiano un identikit dei suoi aggressori così da poter perlustrare la zona e dare un volto ai malviventi. Durante la perlustrazione, gli agenti vengono avvicinati da un altro ragazzo che denuncia di essere stato, a sua volta, rapinato del cellulare da un gruppo di 5 nord africani, corrispondenti all'identikit fatto dalla prima vittima. Grazie agli elementi raccolti, e all'intervento di altre pattuglie provenienti dal Reparto Volanti e dal Commissariato Celio, in breve tempo vengono rintracciati 4 componenti del gruppo . Il quinto nordafricano, dopo un tentativo di fuga, viene invece intercettato in Piazza dei Cinquecento, punto di ritrovo abituale della banda. Il malvivente, trovato in possesso di due cellulari, confessa agli agenti l'illecita provenienza degli stessi. Da un successivo controllo, i poliziotti risalgono al proprietario di uno dei due apparecchi, rapinato dal “branco” la notte dello scorso 30 marzo sempre in zona Testaccio. In quella occasione però, i rapinatori avevano neutralizzato la vittima a colpi di spranga, prima di attestarsi l'illecito possesso dello smartphone, causando all'uomo una prognosi di 20 giorni. Quest'ultimo non era ancora stato in grado di sporgere denuncia, ma, una volta giunto al Commissariato Viminale su convocazione, è stato subito in grado di riconoscere i 5 componenti del gruppo come autori della rapina. Quattro di loro, di età compresa tra i 19 e i 29 anni, sono stati arrestati con le accuse di rapina aggravata in concorso e furto aggravato. Per il quinto invece, non ancora maggiorenne, è stato disposto il trasferimento in una struttura adeguata.
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