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di Cinzia Marchegiani
Roma – Ricordo come un istantanea i primi giorni di protesta di Marco e Sandro Biviano e di tutti i malati riuniti davanti al parlamento lo scorso anno. No non sto scherzando! Quasi un anno fa, esattamente il 23 luglio 2013 partiva questa protesta che l’Osservatore d’Italia mai avrebbe pensato di raccontare passo per passo per tantissimi mesi ormai. Una protesta nata da una grave necessità di salute e incapacità del governo di aiutare chi si trova nel limbo, tra inferno dantesco e verità sottaciute in attesa sempre fiduciosa che qualcuno potesse dare risposte serie e concrete a chi ha un destino violento, senza speranza. Si è protratto fino a oggi un presidio ormai noto come il Civico 117 A, una tenda blu sotto il nostro parlamento italiano, tante parole, nuove associazioni inserite anche in progetti parlamentari per arginare questi vuoti che sanno però di naftalina, distanti anni luce dalle vere necessità che hanno non solo i malati, ma le famiglie che come eroi tutti giorni accudiscono i propri cari h24, superando di gran lunga l’esperienza di medici e infermieri, perché si diventa super esperti in qualcosa che devi affrontare perché arriva in un giorno qualunque e senza guardarti in faccia, ti travolge senza chiedere permesso, età e nazionalità.
Questi sono gli eroi che domani scenderanno in piazza e un’intera collettività che non è riuscita a voltare lo sguardo, che ha fatto dell’esigenza degli altri la propria, come un autentico paese civile dovrebbe fare. Il caso stamina ha una grande peculiarità, perché ha aperto la porta della sofferenza sul mondo che non ne conosceva la sua esistenza, e allo stesso tempo ha fotografato un governo incapace di attuare e mettere in pratica la carta costituzionale, anzi ogni giorno vengono fatti annunci per cercare di scardinarne gli tabella fondamentali che mettono al centro della vita, l’individuo, dove il potere dello Stato non può assolutamente minare i propri diritti costituzionali. Un dicastero della salute che mai come in questo momento è sotto l’occhio del ciclone in scandali tra case farmaceutiche, incompetenze dell’Aifa, traffico virus letali, vaccini esavalenti spacciati come obbligatori che sono sotto indagine della Procura di Torino e una mozione di sfiducia del M5S al ministro Beatrice Lorenzin che racchiude come una somma algebrica tutte queste variabili senza risposta e senza trasparenza. Molteplici sentenze storiche che assieme a quelle sui vaccini stanno riscrivendo l’ABC della scienza, incapace di voler affrontare i propri limiti. Al centro deve restare il benessere dell’individuo e non il prestigio accademico o delle case farmaceutiche.
Lunedì l’attore principale di questo “Corteo a lutto” sono le grida dei malati, a loro si uniscono tutte le associazione dei malati che come un coro faranno da sostegno a questi due ragazzi che con orgoglio possono rappresentare il vero italiano, quello che ha deciso di non demandare più nelle mani dell’indifferenza del governo e tutte le istituzioni, che di volta in volta hanno cambiato atteggiamento, hanno scaricato le proprie responsabilità, hanno instancabilmente vanificato sentenze indipendenti dei giudici che ora si vorrebbero mettere sulla forca.
E intanto già prende forma il corteo che rappresenta la dignità di tutti i cittadini diventati invisibili al mondo della politica.
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