Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
Redazione
Roma – A fronte di nr. 67 richieste di ammonimento giunte dagli uffici periferici non solo della Polizia di Stato, ma anche della Arma dei Carabinieri, dopo l’istruttoria procedurale instaurata dalla Divisone Polizia Anticrimine della Questura, il 58% si sono concluse con l’emissione di un provvedimento di Ammonimento firmato dal Questore Fulvio della Rocca.
Tale ammonimento previsto dalla legge nr 38/2008 consiste in un richiamo orale del Questore della provincia rivolto allo stalker che viene diffidato dal tenere una condotta contraria alla legge e ad astenersi, per il futuro, dal compiere atti persecutori nei confronti della vittima o di terzi a questa legati da vincoli di qualsiasi natura. Ciò ovviamente non pregiudica la possibilità per la vittima, in un momento successivo, di proporre querela, ma costituisce solo un gradino intermedio rispetto alla consueta via giudiziale. Dopo l’avviso di avvio del procedimento, l’acquisizioni di informazioni circostanziate e le controdeduzioni da parte del presunto stalker, una volta confermata l’attendibilità e la veridicità dei fatti esposti e la loro qualificazione in termine di atti persecutori. viene emesso il decreto di ammonimento anche solo sulla base di indizi gravi sulla verosimile possibilità che il reato possa essere consumato.
Le conseguenze dell’ammonimento sono:- possibile sospensione dell’autorizzazione per la detenzione di armi e munizioni o maggiore attenzione nel concedere tale licenza;- aumento della pena in caso di condanna per il reato di stalking ; – procedibilità del reato d’ufficio: il che vuol dire che, nel caso in cui il reo venga sorpreso a perseverare nell’illecito, non ci sarà più bisogno della querela della parte danneggiata, ma la pubblica autorità potrà procedere autonomamente e procedere anche all’arresto in caso di flagranza.
Delle 39 persone “ammonite” sino ad oggi dall’inizio dell’anno, 33 sono uomini e 6 sono donne.
Correlati