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ROMA, SPINACETO: SEQUESTRATO PER ORE PICCHIATO E RAPINATO NELLA SUA VILLA

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Tempo di lettura 2 minuti Arrestato dalla squadra mobile uno dei componenti del Commando 2

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Redazione

Spinaceto (RM) – La notte tra il 7 e l’8 novembre scorso un gruppo composto da quattro malviventi dell’Est Europa, travisati da guanti e passamontagna, ha messo a segno una rapina in villa con sequestro di persona in zona Spinaceto.

La vittima ha raccontato che verso le ore 20.45 del 7 novembre, mentre era in casa sua, che si trova in una zona di aperta campagna, è stato allarmato dal comportamento nervoso improvvisamente assunto dai suoi cani. Ha quindi aperto la porta d’ingresso per verificare cosa stesse accadendo e si è trovato di fronte un uomo con il volto coperto da un passamontagna, il quale gli ha puntato una pistola sul viso.

Il malvivente ha fatto irruzione nell’abitazione insieme ad almeno altri tre individui, anch’essi totalmente travisati, che gli hanno legato le mani dietro la schiena e le caviglie con un filo del telefono. Il rapinatore armato ha iniziato subito a picchiarlo con calci e pugni, per convincerlo a farsi rivelare dove fosse la cassaforte.

La vittima, però, ha detto di non essere in possesso di alcuna cassaforte e, per far desistere i suoi aguzzini da quel pestaggio gli ha rivelato i codici delle sue due carte di credito.

A quel punto due dei rapinatori si sono allontanati dall’abitazione, utilizzando una delle auto della vittima, per eseguire dei prelievi da un bancomat, mentre gli altri complici sono rimasti a sorvegliare il malcapitato. I due rapinatori hanno fatto ritorno dopo circa due ore, hanno atteso la mezzanotte e sono usciti nuovamente per poter fare un secondo prelievo.

La banda, dopo aver condotto la vittima in camera da letto e immobilizzato legandolo con un lenzuolo, si davano alla fuga portando via anche le sue due autovetture.

Le indagini, immediatamente avviate dalla Squadra Mobile di Roma, hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti di S. I. Marius, di anni 21, cittadino rumeno, pregiudicato per reati contro il patrimonio.

Lo scorso 22 novembre, Marius ha improvvisamente organizzato la sua fuga in Romania, convinto di essere “braccato” dalla Polizia per il recente colpo messo a segno. E’ stato pertanto organizzato un servizio volto alla localizzazione ed alla cattura del malvivente, che il giorno successivo è stato individuato sulla statale E45, in località Sansepolcro, mentre insieme a due connazionali stava tentando di raggiungere la Romania; è stato quindi sottoposto a Fermo di polizia giudiziaria.

Il fermo è stato convalidato ieri dall’Autorità Giudiziaria. L’analisi del materiale sequestrato nel corso dell’operazione ha consentito di denunciarlo per la ricettazione di parte della refurtiva di una rapina avvenuta a Marino la sera del 20 novembre scorso. In quell’ occasione tre rapinatori dell’est Europa avevano fatto irruzione in una villa dove era presente il solo proprietario che è stato brutalmente malmenato dai criminali al fine di ottenere indicazioni utili sull’ubicazione della cassaforte.
 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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