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di Angelo Barraco
Roma – Gli agenti della sezione Omicidi della Squadra Mobile di Roma hanno arrestato una donna di 43 anni, accusata di tentato omicidio ai danni del suo compagno, un Sovraintendente Capo della Polizia di Stato che lavora presso il Reparto Mobile di Roma.
La vicenda risale al pomeriggio del 27 maggio scorso , quando il Sovraintendente Capo della Polizia viene trasportato all’Ospedale Vannini a seguito di una ferita d’arma da fuoco al torace. Moglie e marito riferiscono che il colpo è partito in modo accidentale poiché stavano cercando di porre in sicurezza l’arma della donna, regolarmente detenuta, che era inceppata.
Ma dalle attività investigative è emerso un quadro ben diverso rispetto a quello che la coppia ha raccontato in un primo momento. I due infatti avevano discusso animatamente al maneggio della donna che si trova in zona Porta Maggiore, probabilmente per forti risentimenti di natura sentimentale che la donna coltivava nei confronti del compagno. A seguito dell’acceso diverbio sono stati fatti esplodere due colpi d’arma da fuoco a breve distanza uno dall’altro, circostanza che esclude l’accidentalità dell’episodio. Le indagini hanno appurato inoltre che l’arma non risultava inceppata al momento del sequestro ma bloccata mediante la sicura manuale, modalità che blocca il grilletto, il carrello e simula l’inceppamento dell’arma. Il giorno del ferimento gli inquirenti hanno immediatamente perquisito i luoghi e gli uffici del poliziotto poiché non convinti della versione raccontata da esso. Hanno rinvenuto una pistola con matricola abrasa, si apprende inoltre che l’uomo è stato immediatamente arrestato.
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