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Emanuel Galea
Questo e' emerso negli scavi del cantiere della linea 3 del tram, a due passi dalla Piramide Cestia a Roma, aperto il 27 febbraio scorso e costretto, considerata la scoperta archeologica, gia' a chiudere i battenti. Tra gli scavi intorno alle rotaie compaiono a terra anche alcuni scheletri I primi oggetti ad essere stati rinvenuti e repertati portano la data del 5 marzo, gli ultimi quella di ieri, 9 marzo. Secondo le prime ipotesi dovrebbe essere una necropoli del I-II d.C. Ossa, crani, pezzi di anfore e tombe. Tra gli scavi intorno alle rotaie compaiono a terra anche alcuni scheletri, uno quasi intatto con le braccia conserte e adagiato su quello che, con ogni probabilita', sara' stato un tempo il suo sepolcro. Il tutto all'interno di un cantiere all'aperto privo di vigilanza e chiuso senza alcun lucchetto. I reperti si trovano in tutta la zona, accatastati in cassette di plastica catalogate per data e tipo di reperto. Secondo le prime stime, i resti dovrebbero risalire al I-II d.C. secolo e non e' escluso possa trattarsi di una piccola necropoli. “Come da prassi sono stati allertati gli uffici competenti del ministero dei Beni culturali che adesso stanno svolgendo delle verifiche – si legge in una nota dell’Atac – Le strutture tecniche di Atac sono in stretto contatto con gli uffici dei beni culturali per garantire contestualmente la conservazione dei reperti, ma anche l’avvio più rapido possibile di una linea tramviaria fondamentale per la città”.
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