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ROMA: SMANTELLATA ORGANIZAZIONE CRIMINALE DI ROMENI DEDITI ALLE TRUFFE ALLE BANCHE ED ESERCIZI COMMERCIALI

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Tempo di lettura 3 minuti Utilizzavano carte di credito clonate e documenti contraffatti

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Redazione

Roma – Nei giorni scorsi gli Agenti della Polizia di Stato hanno  eseguito diverse misure cautelari, emesse dall’autorità giudiziaria, sia nella capitale che nei comuni di Lariano ed Avezzano, nei confronti di cittadini romeni ed italiani, individuati nell’ambito di una complessa attività di indagine, denominata “Easy Credit”, appartenenti ad una organizzazione criminale dedita alla commissione di truffe ai danni di banche, servizi interbancari ed esercizi commerciali, attraverso l’indebito utilizzo di carte di credito clonate ad ignari possessori.

Le indagini hanno avuto origine da una querela presentata contro ignoti, presso il Commissariato di Polizia Viminale da una cittadina russa, vittima di clonazione della propria carta di credito utilizzata per una serie di acquisti presso vari esercizi commerciali con alcuni negozianti compiacenti, come si è successivamente accertato nel corso delle indagini.

Dalla semplice querela e dai pochi elementi a disposizione, gli  investigatori della Polizia di Stato hanno iniziato, con grande meticolosità e, soprattutto attraverso una perfetta sinergia operativa propria di alcuni operatori esperti nel campo dell’informatica, un approfondito excursus di ogni singola carta di credito utilizzata fraudolentemente.

Il  minuzioso lavoro investigativo  ha indotto  gli agenti della Polizia di Stato non solo a porre in essere un articolata analisi ed esame di tutti i tabulati telefonici ma anche a decifrare una mole di documentazione bancaria attestante le operazioni effettuate dai possessori delle carte di credito clonate.

 Attraverso l’analisi e l’esame di tutti gli elementi raccolti nel corso della lunga attività investigativa, si è accertato che la clonazione delle carte di credito non era riconducibile ad una sola persona ovvero ad un piccolo gruppo di persone ma addirittura ad una vera organizzazione criminale costituita da un elevato numero di persone che all’interno della predetta organizzazione, ciascuno di loro espletava una funzione specifica con un ruolo ben determinato per evitare che gli stessi potessero essere individuati e arrestati.

L’individuazione di una vera e propria organizzazione criminale dedita alla clonazione delle carte di credito, alla ricettazione, ai falsi documentali, al favoreggiamento e ad altri delitti, hanno suggerito agli investigatori di effettuare delle intercettazioni telefoniche che, nella fattispecie in esame, sono state  supportate da vari servizi di appostamento e di pedinamento che hanno consentito a far individuare gli appartenenti all’organizzazione criminale.

In particolare si è accertato che l’organizzazione, che operava principalmente nella capitale, ma anche in altre province del centro Italia, sfruttando la complicità di soggetti compiacenti operanti all’interno di pubblici esercizi, in particolare camerieri in servizio presso ristoranti del centro di Roma, acquisiva fraudolentemente i codici  identificativi di titoli di credito, forniti da ignari clienti per il pagamento di servizi, che venivano successivamente clonati mediante sofisticati congegni elettronici, skimmer, personal computer e software, sequestrati durante l’operazione.

L’indagine si è conclusa con l’esecuzione dei provvedimenti cautelari che hanno consentito, complessivamente, di indagare 22 persone – di cui 10 di origine romena – , 4 delle quali arrestate in flagranza di reato ed una, il capo dell’organizzazione, A.R.C. con vari precedenti di Polizia,  romeno di 29 anni, associato in carcere in esecuzione dell’ ordinanza di custodia cautelare. 

Nell’ambito dello stesso procedimento, il Tribunale, ha emesso  7 provvedimenti cautelari dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria,  nei confronti di altri 5 cittadini romeni e di 2 cittadini italiani, questi ultimi, pubblici esercenti, per aver consentito, a fine di lucro, l’utilizzo di carte clonate presso le rispettive attività commerciali tra cui gioiellerie e negozi di  abbigliamento.

Nel corso dell’operazione sono state sequestrate numerose apparecchiature informatiche utilizzate per la clonazione delle carte di credito, 30 carte di credito clonate e numerosi documenti di identificazione contraffatti utilizzati per le fraudolente transazioni.

Complessivamente, in base ai riscontri effettuati, sono state accertate spese illegali con “moneta elettronica”, stimabili intorno ai 300.000 euro.

L’operazione è stata condotta dagli agenti del Commissariato Viminale diretto dal dr. Antonio Pignataro

Castelli Romani

Frascati, Libri in Osteria: appuntamento giovedì 18 luglio con Antonella Prenner

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Cosa lega Tullia, figlia di Cicerone, Servilia, madre del cesaricida Bruto, e Messalina?

Al di là di essere tre figure della Storia antica di Roma sono le protagoniste di alcuni romanzi della filologa e scrittrice Antonella Prenner, docente di Lingua e letteratura latina all’università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

la scrittrice Antonella Prenner

Antonella Prenner ed i suoi romanzi saranno i protagonisti giovedì 18 luglio in piazza dell’Olmo a Frascati, a partire dalle ore 18, del salotto letterario di Emanuela Bruni, Libri in Osteria assieme allo scrittore e giornalista Pino Donghi.
Le loro vite, le loro esperienze e i loro rapporti, spiega Emanuela Bruni “offrono un punto di vista non ufficiale, emotivo, disvelando pieghe e zone d’ombra di una storia sempre scritta dagli uomini e per gli uomini”.
Quindi si avrà la possibilità di cambiare la prospettiva di lettura di una storia che vede queste figure troppo spesso relegate al ruolo di comprimarie pur essendone protagoniste ed attrici principali.
Non mancherà un breve approfondimento sull’ultima fatica di Antonella Prenner “Lucano. Nostalgie di libertà” ove l’autrice descrive l’età di Nerone e di una generazione infelice, che assiste all’esercizio di un potere politico iniquo e impossibile da contrastare perché assoluto, e che vagheggia di tornare a un tempo irripetibile, quando “res publica” romana significava “libertà”.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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