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ROMA: SI IMPICCA IN CARCERE IL PRESUNTO ASSASSINO DEL GIOIELLIERE DI PRATI

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Tempo di lettura < 1 minutoIntorno alle 22 e 45 di domenica sera gli agenti della Polizia penitenziaria trovano Ludovico Caiazza in fin di vita, impiccato con un pezzo di lenzuolo annodato alla grata della sua cella

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di M.L.S.
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– Si sarebbe impiccato domenica sera in una cella del carcere di Regina Coeli, Ludovico Caiazza, il presunto assassino del gioielliere trovato ucciso lo scorso 15 luglio nel suo esercizio commerciale in Via dei Gracchi 155, nel quartiere Prati di Roma.

L'allarme. Il 32enne Ludovico Caiazza, arrestato nella giornata di sabato 18 luglio per l'assassinio di Giancarlo Nocchia e per la successiva rapina nella gioielleria di cui l'uomo era titolare, era stato trasferito nel pomeriggio di domenica nell'ala di grande sorveglianza del carcere di Regina Coeli, in una cella da solo poiché:”Aveva precedenti per violenza sessuale e aveva una situazione personale di forte disagio. Per questo, per tutelarlo, non era stato messo a contatto con altri detenuti”, ha spiegato Santi Consolo, il capo Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria che ha aperto un'indagine interna sul suicidio potenziale. Dopo il trasferimento, un colloquio durato oltre un'ora con il suo avvocato ed il confronto con una psicologa del penitenziario che avrebbe riscontrato:” Un forte stato di agitazione”. Poi la scoperta, intorno alle 22 e 45 di domenica sera gli agenti della Polizia penitenziaria trovano Ludovico Caiazza in fin di vita, impiccato con un pezzo di lenzuolo annodato alla grata della sua camera di reclusione. Repentina l'allerta al servizio ambulanze del 118 che però, raggiunto il carcere, può solo constatarne il decesso.

Le indagini. Oltre all'indagine interna alla struttura circondariale, sul caso di suicidio indaga anche la Procura di Roma. Per ora il procedimento è fermo a “modello 45”, cioè senza indagati ed ipotesi di reato alcuna. Caiazza lunedì mattina avrebbe dovuto prendere parte all'interrogatorio di garanzia per l'omicidio-rapina in Via dei Gracchi. 

Matteo Salvini in merito alla notizia ha dichiarato: "Una morte è sempre una brutta notizia, certo. Ma in questo caso, devo dire che non sono troppo dispiaciuto".

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