Roma
ROMA, SERVIZIO TRASPORTO DISABILI: SCIOPERO LAVORATORI FALASCHI. I DIPENDENTI: "CI APPELLIAMO AL SINDACO ALEMANNO!"
Tempo di lettura 3 minutiOggi alle 13:30 Aurigemma avrebbe dovuto ricevere i lavoratori ma non è stato così
Tempo di lettura 3 minutiOggi alle 13:30 Aurigemma avrebbe dovuto ricevere i lavoratori ma non è stato così
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12 anni faon
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ggiardino
C.R.
Tre giorni di sciopero per far valere il proprio diritto ad essere retribuiti per il lavoro svolto. Lavorare e non essere retribuiti fa scattare una rivolta contro tutti. Una condizione che non possono più sopportare i circa 100 autisti della ditta Falaschi che cura il trasporto a chiamata delle persone disabili l'Atac. I dipendenti dell'azienda sono in sciopero perché, dicono, « che l'Atac non paga quanto pattuito nell’ultimo tavolo del 10 settembre presiduto dall’assessore Aurigemma». E l’esito è purtroppo nefasto perché centinaia di disabili sono a piedi. L'Atac, nei primi dieci giorni di settembre, ha fatto sapere di aver effettuato un pagamento per gli stipendi alla Falaschi, soldi, però, che non sarebbero arrivati ai dipendenti. Atac avrebbe già corrisposto 1.2 milioni di euro su un totale scaduto di 2.2 milioni e ha confermato che proseguirà nella regolarizzazione dei pagamenti nei prossimi mesi.
Intanto ieri, l’autorità L'Autorità di garanzia sugli scioperi ha chiesto alla Società Falaschi Srl di fornire, entro 24 ore, informazioni circa l'interruzione del servizio disabili, attuata dai lavoratori dell'azienda, che lamentano la mancata corresponsione di diverse mensilità. Al riguardo, il Garante aveva gi invitato la società, lo scorso 19 settembre, ad illustrare dettagliatamente la situazione che si e' determinata e, ad oggi, non pervenuta alcuna risposta. Lo rende noto la stessa Authority, che si e' anche rivolta al Prefetto di Roma
“Attese le circostanze, ed in considerazione del grave danno arrecato agli utenti disabili del servizio, l'Autorità valuterà, nel corso della prossima seduta, se deliberare, in conformità a quanto previsto dalla legge 146/1990, l'apertura di un procedimento di valutazione del comportamento posto in essere dalla società.
Si rammenta che le sanzioni irrogate dall'Autorita' di garanzia vanno dai 5 mila ai 50 mila euro e possono essere raddoppiate in caso di recidiva della condotta del soggetto sanzionato.
Intanto, sempre ieri, Atac ha ribadito che "ormai da giorni la ditta Falaschi, malgrado Atac abbia versato le somme dovute, non svolge il servizio di trasporto a chiamata per i diversamente abili previsto, creando gravi disagi ai clienti. Tale situazione si continua a verificare. Atac ne ha subito dato comunicazione agli iscritti al servizio, ricordando loro la possibilità di rivolgersi al servizio sostitutivo fornito dalle cooperative taxi organizzato da Roma Capitale". Atac, "giudica intollerabile tale situazione, anche in relazione alla delicatezza del servizio che la ditta Falaschi avrebbe dovuto garantire".
In ragione di ciò, "oltre a contestare alla ditta Falaschi la mancata erogazione del servizio e nella consapevolezza che occorre tutelare al massimo il diritto alla mobilità dei cittadini diversamente abili, Atac ha determinato di interrompere il rapporto di collaborazione con l'appaltatore e ha inviato una lettera d'invito a presentare offerta ai proprio fornitori che hanno già svolto attività analoghe per Atac".
I Fatti, le date e i pagamenti.
Il 10 settembre i lavoratori hanno proclamato lo sciopero di 4 ore previsto per l’11 settembre. Immediatamente è stato aperto un tavolo con sindacati, impresa e Comune di Roma nella persona di Aurigemma. In quell’occasione sono state stabilite le date delle prossime tranche di pagamento: il
7 settembre Atac ha pagato 900 mila euro, l’11 settembre Atac ha pagato 1 milione di euro (ma in questa tranche a dire dei lavoratori, Atac non avrebbe pagato il mese di luglio, che ancora non è stato liquidato da Falaschi ai lavoratori). Adesso che i lavoratori protestano sono bloccate le altre tranche previste tra cui quella sostanziosa di 1 milione di euro per il 30 settembre (che significa che rimane congelata la liquidazione di agosto). Oggi alle 13:30 Aurigemma avrebbe dovuto ricevere i lavoratori ma lo stesso assessore gli avrebbe detto che non avrebbe dato luogo all’incontro se gli autisti non avessero ripreso immediatamente il servizio sospeso a causa dello sciopero. Ai lavoratori questa sorta di out out non è piaciuto, tanto che hanno ritenuto di non dover fare un passo indietro.
Domenica la ditta Falaschi interrompe il servizio e chi ci finirà di mezzo saranno i lavoratori, oltre che i disabili che hanno dvuto subire dei disservizi per loro inaccettabili. “La cosa che ci interessa di più è la garanzia del lavoro – dicono a gran voce i lavoratori – siamo 100 famiglie che non possono finire per la strada, per questo, lanciamo un appello al sindaco Alemanno affinché intervenga al più presto e non ci lasci senza occupazione. Finora abbiamo lavorato senza soldi, ma non possiamo pagare noi per responsabilità altrui”.
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