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Roma

ROMA SCHIAFFINI TRAVEL NELL’OCCHIO DEL CICLONE, LA PROCURA EMETTE 29 AVVISI DI GARANZIA. COLACECI INDAGATA.

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Tempo di lettura 3 minutiUn altro caso di turbativa d’asta dopo il precedente di Nemi dove ricorre il nome “Schiaffini”

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Alberto De Marchis

La squadra mobile di Roma sta recapitando ben 29 avvisi di garanzia con relative richieste di rinvio a giudizio, molte delle quali indirizzate a dirigenti della Provincia di Roma e anche all'assessore alle Politiche della Mobilità e Trasporti Amalia Colaceci. Contattata questa mattina dal direttore de L’osservatore Laziale Chiara Rai, l’assessore Colaceci, pur rimanendo disponibile, ha chiaramente espresso la volontà di non lasciare, almeno per il momento, dichiarazioni fino a quando non avrà “ricevuto atti” dai quali si evinca in quale maniera la stessa Colaceci sarebbe coinvolta. Le accuse verso i 29 indagati sono di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla turbativa d'asta. Le indagini erano iniziate nel 2010 dopo il sequestro, avvenuto nell'aprile del 2010, di circa 24 pulmini per il trasporto disabili gestito dalle società Ati Schiaffini Travel Spa. Secondo quanto accertato dai pm, i minibus posti sotto sequestro non erano omologati. Si sarebbe trattato di una truffa in cui i bus venivano utilizzati per altre attività pur figurando regolarmente operativi. Di fatto, gli inquirenti hanno scoperto l'assenza di mezzi nelle linee, come invece previsto dai programmi, che venivano invece impiegati su altre tratte, probabilmente per servizi di trasferimento verso Fiumicino e l'aeroporto Leonardo Da Vinci, senza la presenza di portatori di handicap.


Schiaffini ancora nell’occhio del ciclone
Prima della Procura di Roma, a tirare in ballo il nome della Schiaffini Travel è stata la Procura di Velletri, per analogo caso che ha investito il comune di Nemi, a soli 30 chilometri dalla Capitale, e il suo attuale sindaco Alberto Bertucci (sul quale attualmente pende una richiesta di rinvio a giudizio formulata dal Pm Travaglini) che nel 2010 era vicesindaco del Comune di Nemi. Ritorna il medesimo capo d’imputazione, sempre per turbativa d’asta in concorso, in quanto Riccardo Schiaffini, (in qualità di titolare della ditta appaltatrice per i trasporti pubblici locali del Comune di Nemi) avrebbe indicato dei nominativi di ditte a Bertucci per l’aggiudicazione della gara di fornitura di uno scuolabus. Per l’acquisto di questo pulmino, il Comune di Nemi, ha ricevuto un finanziamento dalla Provincia di Roma.

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