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ROMA, SCANDALO APPALTI ANAS: OPERAZIONE "DAMA NERA 2", 19 ARRESTI

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Tempo di lettura 2 minuti Nel provvedimento del gip di Roma in cui sono stati disposti gli arresti si legge: “Un marciume diffuso all'interno di uno degli enti pubblici più in vista nel settore economico degli appalti”

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di Angelo Barraco
 
Roma – La Guardia di Finanza, nel corso dell’operazione “Dama nera 2”, ha eseguito 19 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip del Tribunale di Roma, nei confronti di 19 dirigenti e funzionari della società  Anas Spa. Tra i soggetti coinvolti ci sono imprenditori, un avvocato e un politico. Il personaggio politico coinvolto in questa vicenda è Marco Martinelli, parlamentare di Forza Italia a cui è stato notificato un avviso di garanzia dalla Guardia di Finanza. Nel provvedimento del gip di Roma in cui sono stati disposti gli arresti si legge: “Un marciume diffuso all'interno di uno degli enti pubblici più in vista nel settore economico degli appalti”, accentuato dai soggetti implicati nell’aumentare gli interessi, facilitando quindi il pagamento di riserve e facendo vincere l’appalto ad una società amica. Sono state compiute circa 50 perquisizioni e sono state poste sotto sequestro circa 800mila euro. Ma quali sono le accuse che pendono sul parlamentare Martinelli? Per garantire ad un imprenditore la nomina di un appalto in Sicilia, avrebbe garantito la nomina di un presidente di gara “poco ostile”. L’imprenditore in seguito avrebbe vinto la gara.
 
L’avvocato di Roma, adesso arrestato, avrebbe dato una mazzetta da 10 mila euro per incentivare l’erogazione di pagamenti e per sbloccare un contenzioso tra l’Anas e un’impresa. Nel corso degli accertamenti compiuti dalla Polizia Tributaria della Guardia di Finanza è emerso che sarebbero diversi gli appalti Anas falsificati. Ciò che è emerso dalle indagini è che gli appalti irregolari sarebbero: nella Sicignano-Potenza, la Ss 117 Centrale Sicula (aggiudicati nel , la Ss 96 Barese, la Ss 268 del Vesuvio (aggiudicate entrambe nel 2012), anche la nuova sede Anas a Campobasso, aggiudicata nel 2011. Questa è la secondo tranche dell’inchiesta, la prima parte ha avuto inizio ad ottobre. Il numero complessivo di 36 soggetti che si sono hanno compiuto, a vario titolo, atti di corruzione, auto riciclaggio, favoreggiamento personale. La catena di corruzione, secondo la GDF: “non si limitasse agli imprenditori e dirigenti Anas già arrestati, bensì potesse considerarsi sistemica”.
 
La corruzione aveva come fine ultimo quello di fare aggiudicare gare d’appalto ad imprese predefinite, velocizzare i pagamenti, impedire che i contenziosi potessero far scattare penali. In merito agli arresti di stamattina, il consiglio di amministrazione Anas ha dichiarato: “erano attesi. Vogliamo ringraziare pubblicamente la Procura di Roma per l'aiuto fondamentale che sta dando al nuovo vertice di Anas nel fare chiarezza sul passato, mettere ordine e tutelare la parte sana dell'Azienda, che è costituita dalla stragrande maggioranza dei dipendenti”. L’azienda sta attivamente collaborando da qualche mese e, sottolineano dal consiglio di amministrazione che Anas ha: “avviato immediatamente la richiesta alla Procura di Roma degli atti dell'indagine per poter espletare in tempi rapidi tutte le azioni ritenute necessarie a tutela dell'Azienda nei confronti di eventuali altri dipendenti infedeli, a partire dal licenziamento”. 
 

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Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Castelli Romani

Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Roma

Roma, metro Piramide: la banchina degli impuniti

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È senza soste l’impegno della vigilanza nelle stazioni metro di Roma.
Ma come potete vedere dalle foto le difficoltà maggiori avvengono in questo preciso momento presso la stazione Piramide della Linea B (sono circa le 18) dove un folto gruppo di borseggiatori bosniaci, si ostina a restare sulla banchina incurante degli avvisi della Guardie Giurate predisposte al servizio che li stanno invitando a lasciare la stazione.
Una situazione a dir poco incresciosa che mostra in pieno i limiti di un sistema giuridico che rischia di confermare sempre di più il concetto di “impunità” per chi si macchia di tale reati.

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