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di Simonetta D'Onofrio
Dopo un periodo di chiusura forzata, durato circa tre settimane, nella giornata di oggi, primo aprile, hanno riaperto i bar dei centri Rai di Roma. I bar aziendali, una decina circa, presenti in tutte le strutture della televisione pubblica, da Saxa Rubra a viale Mazzini, hanno chiuso i battenti l’11 marzo, in seguito all’inchiesta “Mafia Capitale”. Il titolare della Unibar, società che aveva l’appalto dei servizi di ristorazione nelle sedi aziendali della Rai, era, secondo gli inquirenti, un prestanome di Massimo Carminati, ed è stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta.
Dal 5 dicembre la società Unibar era praticamente acefala, i lavoratori hanno continuato a garantire il servizio nella speranza di una gestione che prendesse in carico il servizio, senza prendere lo stipendio dal mese di dicembre, cercando però di non far chiudere l’attività nella speranza di non essere costretti a vedere le porte chiuse. I primi di marzo la situazione è diventata insostenibile, e la chiusura è diventata inevitabile.
Fortunatamente l’azienda di Viale Mazzini, e il nuovo gestore del servizio, la multinazionale francese Sodex-ho, che nella TV di stato gestisce già le mense, hanno riaperto assumendo la quasi totalità dei settanta dipendenti impiegati nei dieci bar. Quella odierna possiamo considerarla la fine di un incubo, la miglior soluzione possibile per quanti non avevano assolutamente nessuna colpa se la gestione aziendale era tenuta da amministratori coinvolti in traffici che non hanno nulla a che vedere con i caffè o i cappuccini che durante la giornata erano serviti sui banconi.
Nella giornata odierna molti lavoratori della Rai hanno espresso la loro vicinanza ai baristi, che già nei mesi scorsi è stata dimostrata con alcune raccolte di fondi per permettere loro di superare questo momento di difficoltà.
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