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Una prima bonifica in attesa che il Comune si decida finalmente a farsi carico della manutenzione del giardino pubblico
ROMA – Grandi pulizie per parco Edoardo Valentini, nel quartiere capitolino di San Paolo, che dopo essere stato inaugurato in pompa magna dall’amministrazione di Virginia Raggi due anni fa è stato letteralmente abbandonato all’incuria e al degrado diventando una vera e propria discarica a cielo aperto.
Ieri alcuni volontari armati di mascherine, guanti, sacconi per la spazzatura e soprattutto di tanta buona volontà a voler restituire un’area verde pubblica e letteralmente dimenticata dall’amministrazione comunale pentastellata alla cittadinanza hanno effettuato una prima bonifica dell’area in attesa che il Comune si decida finalmente a farsi carico della manutenzione del giardino pubblico.
“Il parco – hanno spiegato Paolo Barbato e Gerardo Casarelli – corrisponde all’area di superficie del parcheggio interrato gestito fino a qualche mese fa dall’amministratore del condominio Autorimessa Viale Giustiniano Imperatore. Ora che da diversi mesi è terminato il periodo di manutenzione a carico del condominio, il parco non è formalmente tornato in consegna al Comune di Roma e così il degrado lo sta divorando ed è uno scempio”.
A inoltrare la richiesta di poter fare opera di pulizia volontaria è stato il consigliere e presidente del gruppo capitolino di Forza Italia all’assemblea capitolina Marcello De Vito: “Inaugurano un parco e poi si scordano di acquisirlo al patrimonio – ha detto De Vito – un altro assurdo paradosso. Ricordo alla sindaca Raggi che è meglio che si sbrighi a metterlo in sicurezza altrimenti sarà da annoverare come l’ennesima vergogna di una città finita nell’abbandono più totale”.
In uno degli ingressi dell’area verde, dove prima c’erano anche i giochi per i bambini, oggi devastati, spuntano fuori anche vecchi forni, elettrodomestici, parti dello scivolo devastato: “Ancora una volta – dicono Alessia Ferrazzoli e Maria Grazia Ciccioli – ci mettiamo a pulire ma è veramente uno scandalo che nessuno si occupi di questa questione. Ora si tratta di una emergenza igienico – sanitaria che va arginata”.
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