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Redazione
Roma – Non vogliamo entrare nel merito delle polemiche nate sul San Filippo Neri tra organi di stampa e attuale Commissario del nosocomio.
Dobbiamo tuttavia evidenziare come tra i lavoratori del SFN si stia innescando paura e disorientamento sul loro futuro e su quello dell’azienda, visto anche le recenti vicende (Decreto dell’allora Commissario alla Sanità del Lazio Bondi che sostanzialmente declassava il San Filippo Neri).
Lo comunica in una nota il Segretario Organizzativo della Uil Fpl di Roma Paolo Dominici. Abbiamo bisogno di risposte dalla Regione Lazio. In particolare chiediamo:
– Perché ad oggi non è stato nominato ancora un Direttore Generale?
– Perché il ruolo del direttore amministrativo è affidato ad interim al titolare di un contratto 15 septies (precario)?
– Sono vere le notizie che stanno filtrando sulla possibile annessione del nosocomio come Presidio dell’Asl Roma E?
– Ed infine perché si è fermato il progetto di ristrutturazione di tutto il Padiglione A?
Inoltre sappiamo con certezza che la Direzione del San Filippo Neri è stata costretta a dismettere una apparecchiatura di risonanza magnetica, costosissima ed efficiente, per carenza di organico, in particolare radiologi e medici.
Un macchinario costato milioni di euro che dovrebbe essere utilizzato h24 per abbattere i tempi di attesa, oggi ben oltre i 365 giorni, corre il serio rischio di diventare inutilizzabile.
Cosa c’è dietro? Gli utenti ed i lavoratori hanno il dovere di essere informati sul destino di questa struttura?
Per questo – conclude Dominici – la Uil Fpl di Roma chiede una convocazione in Regione per analizzare tutte queste problematiche.
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