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ROMA, ROTARY CLUB, CRISTIANO ZANDRI E LICIA JULIA CAVALIERE OSPITI D'ONORE AL CENTRO MOTONAUTICA ZANDRI

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Racconti sulla storia della motonautica, come ci vestiva, cosa si mangiava, quanti giorni ci si preparava, la motonautica partenopea con Gennaro Russo un pioniere dell’offshore…la fatica, l’impegno

 

C.R.

Una serata emozionante quella organizzata dal Rotary Club Roma Prati in inter Club con R.C. Roma Castelli Romani e il suo Presidente Maria Teresa Lo Bianco, R.C. Roma Foro italico Presidente Antonio Gatti, R.C. Roma Olgiata Presidente Simone Patriarca,Rotary E-Club Rom@.it Presidente Corrado Perrone, R.C. Sabina Tevere Presidente Corrado Candidi, Flotta di Roma Italia Centrale Commodoro Luigi Apuzzo.
A fare da scenario il centro motonautica Zandri che si trova via Lungotevere Dante 271, con le special guest Cristiano Zandri e Licia Julia Cavaliere che hanno dato vita a racconti entusiasmanti riguardo “le esperienze italiane di eccellenza”. Racconti sulla storia della motonautica, come ci vestiva, cosa si mangiava, quanti giorni ci si preparava, la motonautica partenopea con Gennaro Russo un pioniere dell’offshore…la fatica, l’impegno: “quello che a mio parere ha motivato tutti questi sportivi – ha detto Luigi Caporicci del Rotary Club castelli Romani – è stata la passione che poi ha fatto da filo conduttore per l’intera serata”.

Soddisfatto il neo presidente Maria Teresa Lo Bianco: “Una bella esperienza inter club – ha detto Lo Bianco – mi ha molto emozionato l’esperienza della sportiva Licia Julia Cavaliere, forse perché da donna ho compreso anche le sue parole quando diceva che tutti hanno fatto il loro possibile per farla sentire a suo agio, nonostante ci fossero i preconcetti come “una donna al volante….”, però si è fatta conoscere e apprezzare e ha onorato il posto lasciato dal padre con tante medaglie e vittorie conseguite. Ringrazio la famiglia Zandri per l’ospitalità e per avermi fatto conoscere un po’ di più il mondo della motonautica”.

Cristiano Zandri
Ha iniziato in motonautica sempre correndo su gommoni, partecipando a due edizioni della RUBSON RAID svolte in Brasile ed in Tailandia nel 2005 e nel 2006.

Nel 2008 ha deciso di partecipare e ha vinto il campionato del mondo Endurance Gruppo B  svoltosi nelle acque di Nettuno. Nel 2009 vittoria alla prova di campionato italiano svolta a S.Benedetto del Tronto, e vittoria al campionato del Mondo a Como. Nel 2010  si è nuovamente confermato campione del mondo al Bellaria Igea Marina.

Licia Julia Cavaliere
Appassionata fin da ragazza, ne pratica con successo diversi, in particolare pallavolo ed equitazione. Segue le orme di famiglia, dove un po’ tutti sono patiti per le discipline dei motori, in particolare il padre, anche lui campione e primatista del mondo, e si cimenta anche lei in motonautica, dapprima come semplice appassionata non agonista, dopo essere stata una semplice spettatrice, poi da agonista non appena compie diciannove anni e quindi può prendere la patente nautica. Due stagioni sono più che sufficienti per farle maturare la giusta esperienza sotto la guida del padre e così arrivano i tentativi di record mondiale. La prima volta nel ’90 non vanno a buon fine. Nel ’91 a Sarnico invece fa centro e conquista una serie di primati mondiali. Gareggia fino al 1993, quando per impegni professionali decide di lasciare definitivamente.

Gli ospiti e il programma della serata:
Marco Cerea Appassionato di Motonautica
Past President Rotary Club Roma Prati
Saluti ai Presidenti dei Rotary Club partecipanti,
alle Autorità Istituzionali, agli Ospiti.
Interventi di saluto
Vincenzo Iaconianni
Presidente Federazione Italiana Motonautica
Antonio Gioffredi
per Angelo Vassena
Presidente Associazione Medaglie d’Oro al Valore Atletico
Corrado Perrone
IYFR: Delegato Affari Speciali e Pubbliche Relazioni
del Commodoro Internazionale a.r. 2013-2015
Relazioni
Licia Julia Cavaliere
Pilota offshore – AMOVA
Cristiano Zandri
Campione di Motonautica – AMOVA
Testimonianze
Fabio Bertolacci
Campione Offshore e Delegato Regionale FIM
Gennaro Russo
Campione Offshore
Conclusioni
Antonello De Tullio
C.O.N.I.
Past President Rotary Club Roma Prati
 

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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