Roma, rissa a piazza Cavour: trovati i responsabili dell'accoltellamento di un 16 enne

 

ROMA – Una rissa per futili motivi tra due gruppi di ragazzi in piazza Cavour. Un 16enne a terra, sanguinante, con ferite da arma da taglio, fratture varie e la testa sanguinante. E’ quanto avvenne il 14 ottobre scorso davanti al Palazzaccio, quando due gruppi di giovani si affrontarono in strada senza esclusione di colpi. L’episodio di cronaca stamattina è culminato in un’operazione congiunta dei carabinieri della compagnia San Pietro e della Digos della questura di Roma, che stanno eseguendo alcune ordinanze di custodia cautelare a carico dei responsabili dell’aggressione, avvenuta nella serata del 14 ottobre scorso, in piazza Cavour. I reati contestati sono di concorso in tentato omicidio pluriaggravato con l’aggravante di avere agito per futili motivi.

Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse nei confronti di 4 maggiorenni e di 3 minorenni, ritenuti responsabili del reato di tentato omicidio aggravato in concorso, in danno del 16enne, avvenuto la notte del 14 ottobre 2016 in piazza Cavour di Roma, nel piazzale antistante il Palazzaccio. In poco meno di tre mesi, i carabinieri della compagnia San Pietro hanno ricostruito i fatti accaduti, riuscendo ad accertare che “i predetti avevano compiuto atti idonei diretti in modo non equivoco a cagionare la morte del minore, colpendolo ripetutamente al capo e al volto con calci, pugni, colpi di casco, di cintura e di catena, nonché facendolo più volte bersaglio della loro ira ed attingendolo con due fendenti con un’arma da punta e da taglio in zone di vitale importanza, non riuscendo tuttavia nell’intento letale per cause indipendenti dalla loro volontà”.
Nel corso dell’attività è emersa la centralità di piazza Cavour quale luogo di ritrovo di giovani con idee politiche, gusti, modi di vestire e frequentazioni differenti, con la costituzione di fazioni in grado di scatenare, per un banale scherzo, una violenza da videogioco. A seguito dell’aggressione la vittima era stata ricoverata presso l’ospedale San Spirito per la gravità delle ferite riportate. Le aggravanti contestate sono quelle dell’aver agito per futili motivi, nonché di aver commesso il reato in più di cinque persone. I quattro maggiorenni – tre diciottenni ed un ventunenne residenti nelle zone centrali della Capitale – sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni, mentre i tre minorenni sono stati collocati in tre distinte comunità.