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"Si tratta della stessa ignavia di chi anche sul bilancio non ha saputo prendere decisioni e del paradosso di una politica che, invece di decidere, chiede a gran voce il proprio commissariamento."
Redazione
Roma – "Parlare a nuora perché suocera intenda è un esercizio linguistico inaccettabile su un tema così delicato come quello dei rifiuti. Non so se il Sindaco marziano capirà la battuta, ma qui c’è poco da ridere, considerato che sono settimane che denuncio il rischio di un’emergenza rifiuti a Roma e l’evidente inettitudine del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, l’unico e vero responsabile di questo immobilismo. Forse il Sindaco dovrebbe recarsi in Regione a chiedere spiegazioni, prima di parlare in maniera impersonale al Procuratore Capo Pignatone. Governo e Regione sono in perfetta sintonia partitica con Roma e, dopo l’emergenza bilancio, ora serve l’assistenza anche per quella dei rifiuti. Ignazio Marino è ormai commissariato su tutti i fronti", così dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e componente della commissione Rifiuti, commentando le allarmanti parole del sindaco Ignazio Marino che denuncia che a breve non saprà più dove mettere i rifiuti. "Tutti i nodi vengono al pettine, l’immobilismo del centrosinistra e l’irresponsabile attesa di un commissario che decida per conto della coppia Zingaretti-Marino. Si tratta della stessa ignavia di chi anche sul bilancio non ha saputo prendere decisioni e del paradosso di una politica che, invece di decidere, chiede a gran voce il proprio commissariamento. Non c’è un piano rifiuti, si è sbandierata la chiusura di Malagrotta, c’è stato lo scandalo Cerroni e in tutto questo tempo Zingaretti non ha saputo decidere nulla", conclude Santori.
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