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di Christian Montagna
Sempre all'ordine del giorno il dibattito relativo al cantiere della previdenza: rimborso pensioni e riforma della pensione diventano gli argomenti principali da affrontare sul tavolo di governo. Proprio in merito al primo punto, l'esecutivo avrebbe intenzione di rimandare il tutto a settembre per poter usufruire di maggior tempo possibile per le decisioni dovute. In merito all'applicazione della sentenza della Corte Costituzionale, il Premier ha stabilito una sospensione temporanea ancorandosi all'articolo 81 della Costituzione in vista di un nuovo pareggio di bilancio. Lo scontro però arriva con il Ministro dell' Economia oltre che con L'Unione Europea: secondo questi ultimi infatti, la soluzione andrebbe trovata in tempi rapidi. Ma non sono queste le uniche opposizioni alle decisioni del Premier: Matteo Salvini infatti, ospite ad una trasmissione televisiva ha fatto sapere di non essere d'accordo con il rinvio di Renzi ed eventualmente di bloccare il lavoro del Parlamento qualora non fosse rispettata la sentenza della Corte Costituzionale.
Non potranno dunque essere restituiti solo in parte i soldi ai pensionati e soprattutto non potranno essere restituiti in base alle cifre di pensione maturate. Renzi da Roma, ospite in una trasmissione Radio, ha fatto sapere di essere pronti a risolvere problemi provocati da altri, non senza ironia. Il blocco indicizzato dal governo Monti è stato definito incostituzionale e per questo saranno presi provvedimenti. Il Premier inoltre ha così informato i cittadini in merito alla questione: "Stiamo studiando come fare a rispettare la sentenza e, contemporaneamente, l'esigenza di bilancio, sapendo che questi soldi, purtroppo, non andranno ai pensionati che prendono 700 euro al mese". Ma Salvini non ci sta e controbatte così tramite Facebook: "Renzi dice 'restituiremo una parte dei soldi' tolti ai pensionati. Una parte? Vergogna, la Lega farà le barricate! Restituire tutto a tutti, con lettera di scuse, e cancellare la Fornero. Siamo pronti a bloccare i lavori in Parlamento".
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