Roma
ROMA, RESTAURO COLOSSEO: TERMINATA LA PRIMA FASE DEI LAVORI
Tempo di lettura 3 minutisi restituisce a tutti i visitatori una prima porzione restaurata del monumento, su cui leggere i segni della sua storia
Tempo di lettura 3 minutisi restituisce a tutti i visitatori una prima porzione restaurata del monumento, su cui leggere i segni della sua storia
Published
8 anni faon
di Gianfranco Nitti
“Vogliamo che il mio mondo si metta a disposizione del Paese per quello che serve al Paese. Che i giovani pensino di poter lavorare in Italia, che gli artigiani cerchino di non chiudere le proprie attività”. Questa la dichiarazione di Diego Della Valle, titolare del gruppo Tod’s, alla conferenza stampa di presentazione, il 1° luglio scorso, della fine dei lavori di restauro degli esterni del Colosseo insieme al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e al ministro per i Beni e le Attività culturali, Dario Franceschini. Tod’s è sponsor dell’operazione. “Operazioni come questa – ha sottolineato della Valle – servono come avvio dei rapporti tra mondo delle imprese e quello che è pubblico. La giornata di oggi è culturale ma ha anche un senso economico importante per quanto il turismo può apportare”.
il Colosseo, nel 2015, ha avuto 6.551.046 visitatori, registrando un +6% rispetto al 2014, pari a +369.344 ingressi ed oltre ad essere il monumento più visitato d’Italia , è il secondo al mondo dopo la Grande Muraglia cinese. L’investimento di 25 milioni di euro assegnato dal gruppo all’impegno sul Colosseo prevede, in particolare:
Il Piano di interventi:
allestimento delle opere provvisionali per singoli settori, integrazione del rilievo e mappatura dello stato di conservazione;
restauro dei prospetti comprensivo di prima verifica d’insieme, eventuali preconsolidamenti, pulitura con acqua nebulizzata, stuccature, trattamento degli elementi metallici;
progressiva rimozione delle strutture in tubo/giunto poste a protezione delle arcate del primo ordine e sostituzione con nuova recinzione.
Il progetto di restauro complessivo aveva previsto altre due fasi:
progettazione ed esecuzione, con acquisizione del progetto definitivo in fase di offerta, dei lavori per la realizzazione di un Centro Servizi entro il terrapieno tra via Celio Vibenna e la piazza del Colosseo. La durata stimata dei lavori è pari a 18 mesi. Il Piano di interventi prevederà:
scavo del terrapieno posto sulla piazza del Colosseo (con assistenza archeologica) e allestimento opere provvisionali;
realizzazione della struttura portante del Centro Servizi;
nuova copertura della struttura con terra e trattamento a verde;
finiture interne ed esterne;
Restauro degli ambienti interni del monumento, comprese le opere impiantistiche. Si procederà al restauro degli ambulacri, dei due terzi dei sotterranei (ipogei) e alla messa a norma e implementazione degli impianti tecnologici.
Durante i lavori, che consegnano una superficie visitabile incrementata del 25%, il Colosseo rimane aperto al pubblico.
La prima fase dei lavori di restauro del Colosseo, è quindi finalmente giunta al termine. I ponteggi, che da ottobre 2013 hanno celato le prime 5 arcate, hanno lasciato spazio solo ed esclusivamente alla magnificenza del monumento, simbolo indiscusso della cultura italiana, che ha ritrovato il colore delle sue pietre velate dalla patina del tempo. Il lavoro è il risultato della stretta collaborazione tra le migliori professionalità del nostro Paese (archeologi, architetti, ingegneri, restauratori e operai specializzati), che hanno contribuito con la propria esperienza, dedizione e passione al restauro. Le lavorazioni si sono basate principalmente sul ricorso alla sapiente manualità dei singoli operatori, tramite un intervento minuzioso e di assoluta precisione, dove emerge la grande e inimitabile abilità degli artigiani italiani che tutto il mondo rispetta. “Restaurare un monumento così importante, che è simbolo dell’Italia nel mondo, attraverso una forte sinergia tra pubblico e privato, è uno stimolo che vorremmo venisse seguito da altri, a partire dalle grandi realtà imprenditoriali italiane. I Beni Culturali dell’Italia rappresentano un patrimonio di bellezze che nessun altro Paese può vantare; riportarli al loro splendore ci permetterà di attirare sempre più turisti nel nostro Paese e quindi creare imprese ed occupazione diffusa nel territorio, soprattutto occupazione giovanile: giovani che avranno un lavoro ed allo stesso tempo potranno contribuire allo sviluppo culturale ed economico del nostro Paese, orgogliosi di poterlo fare. Questo non è un sogno, è vera realtà, basta volerlo fare davvero e farlo subito”, aveva commentato all’inizio dell’avventura del restauro Diego Della Valle. Per la pulitura del Colosseo è stata utilizzata prevalentemente acqua nebulizzata a temperatura ambiente senza aggiunta di solventi, nel pieno rispetto di tutte le norme ambientali. Questa procedura, opportunamente dosata, ha rimosso i depositi e le croste nere, senza intaccare in alcun modo il materiale lapideo e le sue preziose patine, né i segni di lavorazione che sono la testimonianza di storia e di tecnica.
Ecco alcuni dati quantitativi:
10.150 m² di superfici in travertino restaurate
1700 chili di calce e inerti di diversa dimensione e colore
13.000 ca. foto scattate per documentare il restauro del Colosseo
1200 m² di cancellate, telai e parapetti in ferro
81.895 elementi censiti nel prospetto nord e sud
Con il chiudersi di questa importante fase di lavori e con l'ormai ultimato smantellamento delle impalcature, si restituisce a tutti i visitatori una prima porzione restaurata del monumento, su cui leggere i segni della sua storia.
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