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Il gup di Roma ha condannato a otto anni Pietro Genovese per aver investito due sedicenni a Roma. Il fatto avvenne la notte tra il 21 e 22 dicembre dello scorso anno in Corso Francia mentre le due ragazzine, Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli, stavano attraversando la strada e furono centrate in pieno dal suv su cui era a bordo Genovese.
Il 26 dicembre per il giovane, accusato di duplice omicidio stradale, furono disposti gli arresti domiciliari (che ancora sta scontando). Genovese aveva un tasso alcolemico più alto del dovuto, viaggiava ai 90 all’ora e, stando alla procura, dopo l’impatto ha cercato di fuggire. La sua auto, un Suv della Renault, si è fermata sulla rampa della tangenziale perché l’urto aveva messo in funzione il dispositivo di sicurezza del veicolo. Non solo: il pubblico ministero ha contestato al 21enne anche l’uso del cellulare. Ma, stando ai consulenti dell’accusa, le ragazze non attraversavano sulle strisce e il semaforo pedonale era rosso.
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