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ROMA PROVINCIA, POLIZIA POSTALE ARRESTA BANCHIERE ROMANO CHE DETENEVA 100MILA IMMAGINI PEDOPORNOGRAFICHE E S'INCONTRAVA CON I MINORI

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Tempo di lettura 3 minutifilmati pedopornografici realizzati con il coinvolgimento di minori di anni 18 e di anni 14, alcuni dei quali ritraenti anche immagini raccapriccianti di neonati coinvolti in attività sessuali.

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Redazione

Roma – In data 13 marzo c.a. personale dipendente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Lazio e della Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Viterbo ha dato esecuzione, sul territorio della provincia di Roma, all’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa in data 11/03/2013 dal Tribunale Ordinario di Roma,  nei confronti di S. A. romano, professione bancario, 52 anni, sposato senza figli, residente con la moglie ed immune da precedenti di Polizia diversi da quanto di seguito descritto.

L’adozione della predetta misura cautelare personale per la violazione del reato previsto e punito dall’Art. 600 Quater co 2° del C.P. (detenzione di ingente quantità di materiale pornografico realizzato utilizzando minori di anni diciotto) si è resa necessaria alla luce dei gravi indizi di colpevolezza a suo carico.

Nel maggio del 2011 il nominato S.A. era stato già oggetto di perquisizione domiciliare eseguita da personale della dipendente Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Viterbo, per aver messo in condivisione ed essersi procurato materiale digitalizzato di natura pedopornografica e più precisamente n. 5 immagini aventi ad oggetto minori in atti sessuali. L’A.G. procedente emise, ad aprile del 2011, a carico dell’indagato, un decreto di perquisizione locale e personale da eseguirsi presso l’indirizzo di residenza, ravvisando l’ipotesi delittuosa dell’Art. 600 Quater del C.P. (procura o detenzione di materiale pornografico realizzato utilizzando minori di anni diciotto). In esito a detta attività di P.G. eseguita presso la sua abitazione furono sequestrati n. 2 P.C. e n. 93 supporti di tipo DVD e CD-ROM. Nel corso dell’attività predetta S.A. veniva identificato quale unico responsabile delle fattispecie criminose ascritte, infatti risultava l’unico utilizzatore del materiale informatico sottoposto a sequestro e l’intestatario della linea telefonica attraverso la quale erano state effettuate le connessioni sulla Rete Internet.

Le successive attività di analisi di ordine tecniche-forense eseguite sui supporti informatici in sequestro disposte dall’A.G. consentivano ai consulenti tecnici del P.M. di accertare che sugli stessi risultavano memorizzati più di 105.000 tra immagini e filmati pedopornografici realizzati con il coinvolgimento di minori di anni 18 e di anni 14, alcuni dei quali ritraenti anche immagini raccapriccianti di neonati coinvolti in attività sessuali. 

Alla luce del considerevole quantitativo di materiale di natura pedo-pornografica rinvenuto in sede di attività tecnico peritale, l’A.G. competente disponeva una seconda attività di perquisizione, da eseguirsi presso l’abitazione di S.A. e in tutti i luoghi nella sua disponibilità.

Successivamente ad attività di pedinamenti ed appostamenti effettuati anche presso la sede di lavoro di S.A. in cui lo stesso sovente si soffermava oltre il normale orario di servizio,  compiuti al fine di  accertare il verificarsi o meno di eventuali  incontri del medesimo con minori, in data 05 dicembre 2012, personale di questo Compartimento, coadiuvato da operatori della dipendente Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Viterbo, dava esecuzione al Decreto di perquisizione locale e sequestro.

A seguito di richiesta della A.G. competente, in data 11.03.2013, il G.I.P. DR. Riccardo Amoroso disponeva, a carico del soggetto, l’esecuzione della misura cautelare in carcere.

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