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Roma

Roma: proseguono i festeggiamenti per i 90 anni di Torpignattara

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Tempo di lettura 3 minuti Ecco gli appuntamenti per festeggiare lo storico quartiere capitolino

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Red. Cronaca


ROMA – Continuano le celebrazioni e iniziative organizzate dal Comitato di Quartiere Tor Pignattara, dall'Associazione per Ecomuseo Casilino ad Duas Lauros, dalla Scuola Popolare di Tor Pignattara e dall'Associazione culturale Bianco e Nero (organizzatrice del KarawanFest) per celebrare i 90 anni del quartiere romano del Municipio Roma 5. Il progetto '90 Volte Tor Pignattara' intende costruire un programma annuale di manifestazioni attraverso la diretta partecipazione delle tante realtà sociali e culturali operanti nel territorio. Numerosi eventi condivisi, per costruire un’offerta culturale plurale, in cui ogni realtà possa dare il proprio contributo. Il calendario delle celebrazioni prosegue il prossimo con una serie di appuntamenti sparsi sul territorio.

Il 26 marzo un doppio appuntamento.
La mattina presto, una "Spedizione Pulitiva",  intervento volontario per le strade del quartiere per supplire alla cronica assenza di manutenzione e fare bella Tor Pignattara in occasione del suo compleanno. Nel pomeriggio, invece, in occasione della Giornata mondiale della Poesia, l'Associazione Cenacolo Letterario Romeno di Roma organizza una giornata di studio su Petrarca, autore di grandissima influenza sulla cultura romena, al fine di riflettere sull'importanza della poesia come strumento di dialogo interculturale. Il 7 aprile sarà quindi presentato il primo fumetto sulla vita del partigiano Giordano Sangalli, realizzato grazie al laboratorio tenuto da Alessio Spataro per la Scuola Popolare di Tor Pignattara.

A maggio arriva LABIRINTO II – Festa delle arti organizzato dal Gruppo della Creta. Un evento unico, multidisciplinare, che affronterà il tema "i giovani del futuro" con una serie di eventi correlati, diffusi nel territorio, nei quali si affrontano le tematiche del festival e si valorizza il quartiere stesso, le sue strade, i suoi luoghi, i suoi abitanti e la sua storia. Un progetto che distruggere la concezione ottocentesca della divisione delle arti, proponendo un’alternativa intrecciata, come le vie di un labirinto, in cui un’arte sfocia nell’altra e prosegue in una terza. Un’immersione in questo nostro maledetto e unico Tempo che ci è stato dato.

A giugno, infine, ci aspetta invece la nuova edizione del Karawan Fest, l'unica festa del cinema che tratta i temi dell'intercultura in tono non drammatico ma programmaticamente ironico e brillante. Tantissime le novità di questa sesta edizione. Prima di tutto la formula che riprende lo spirito da sempre nomade del festival e lo porta alla sua forma più compiuta: una serie di proiezioni nei cortili del quartiere con qualche escursione sotto le stelle. Altra novità è il gemellaggio con il festival Cinema di Ringhiera di Milano, che prevede lo scambio di film, ospiti, narrazioni. Un modo per condividere su scala nazionale una progettualità che fa dell’intercultura felice, del contrasto ai pregiudizi e del superamento delle barriere il suo centro di gravità permanente. Compagna di questo viaggio nella straordinaria quotidianità del quartiere sarà un partner storico, Asinitas Onlus, che realizzerà una serie di laboratori e incursioni artistiche nel segno dell’incontro, della condivisione, dello scambio.

“Prosegue con una media di sei eventi al mese – sottolineano gli organizzatori – il nostro programma condiviso di celebrazioni. Un segnale straordinario di vitalità, di amore per il territorio e di capacità organizzativa che neanche noi ci aspettavamo. La prova, semmai ce ne fosse stato bisogno, che questo quartiere esprime un potenziale sociale e culturale forse unico nel panorama romano.”.

Per sostenere questo obiettivo è stato realizzato un logo celebrativo, necessario per “segnalare” l’adesione del singolo evento all'iniziativa e un sito internet -www.90voltetorpigna.it – con fini informativi e promozionali. Le realtà associative che intendono aderire all'iniziativa – purché non affiliate a partiti politici e operanti senza scopo di lucro – non dovranno far altro che proporre la propria adesione compilando il formulario presente sul sito o inviando una mail a 90voltetorpigna@gmail.com

“Riteniamo – continua l'organizzazione – che promuovere la più ampia partecipazione possibile sia essenziale al raggiungimento degli obiettivi che l’iniziativa si prefigge: di diffondere la conoscenza del patrimonio storico e culturale del territorio fra le comunità che lo abitano e di richiedere formalmente il riconoscimento di Tor Pignattara come nuovo Rione del Comune di Roma, rivendicando il contributo del quartiere alla costruzione dell'identità democratica e multiculturale della città”.

Sebbene l’insediamento dell’abitato risalga alla costituzione della stazione sanitaria nel 1882, la notte fra il 17 e il 18 luglio 1927 segna un momento storico: l’atto di inclusione dell’area urbana nel territorio amministrativo interno al Comune di Roma. Quella notte, infatti, divenne esecutivo il provvedimento che impose lo spostamento della cinta daziaria comunale oltre via dell’aeroporto di Centocelle: un atto amministrativo che trasformò Tor Pignattara da borgo rurale della campagna romana in 'uno dei centri abitati compresi nel comune chiuso' di Roma.

Castelli Romani

Frascati, Libri in Osteria: appuntamento giovedì 18 luglio con Antonella Prenner

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Cosa lega Tullia, figlia di Cicerone, Servilia, madre del cesaricida Bruto, e Messalina?

Al di là di essere tre figure della Storia antica di Roma sono le protagoniste di alcuni romanzi della filologa e scrittrice Antonella Prenner, docente di Lingua e letteratura latina all’università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

la scrittrice Antonella Prenner

Antonella Prenner ed i suoi romanzi saranno i protagonisti giovedì 18 luglio in piazza dell’Olmo a Frascati, a partire dalle ore 18, del salotto letterario di Emanuela Bruni, Libri in Osteria assieme allo scrittore e giornalista Pino Donghi.
Le loro vite, le loro esperienze e i loro rapporti, spiega Emanuela Bruni “offrono un punto di vista non ufficiale, emotivo, disvelando pieghe e zone d’ombra di una storia sempre scritta dagli uomini e per gli uomini”.
Quindi si avrà la possibilità di cambiare la prospettiva di lettura di una storia che vede queste figure troppo spesso relegate al ruolo di comprimarie pur essendone protagoniste ed attrici principali.
Non mancherà un breve approfondimento sull’ultima fatica di Antonella Prenner “Lucano. Nostalgie di libertà” ove l’autrice descrive l’età di Nerone e di una generazione infelice, che assiste all’esercizio di un potere politico iniquo e impossibile da contrastare perché assoluto, e che vagheggia di tornare a un tempo irripetibile, quando “res publica” romana significava “libertà”.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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