ROMA, POLVERINI AL SANTA LUCIA PER INAUGURAZIONE NUOVE RISONANZE MAGNETICHE

Redazione

Inaugurate questa mattina all'Irccs Fondazione Santa Lucia due risonanze magnetiche di ultima generazione, di cui una a "cielo aperto", anticlaustrofobia e adatta ai pazienti più giovani. A tagliare il nastro la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini e il ministro della Salute Renato Balduzzi, insieme al direttore della Fondazione Luigi Amadio. "Questa è una struttura di eccellenza riconosciuta in tutto il Paese – ha detto Polverini – che oggi si arricchisce di strumentazione nuova che renderà sicuramente il percorso di riabilitazione dei pazienti che arriveranno, ancora più agevole. E' un impegno che si rinnova e la presenza del ministro dice ancora una volta  che tutti crediamo in questa Fondazione che le persone ci chiedono di sostenere e noi continueremo a farlo".

Polverini ha assistito alla Santa Messa officiata dal Cardinale Angelo Comastri, che ha benedetto le nuove apparecchiature, e si è poi recata in visita dai feriti libici ricoverati presso il Santa Lucia e l'Unità operativa A, presso la quale sono ricoverati pazienti mielolesi e colpiti da ictus. "Il Lazio – ha sottolineato la presidente – è stato la prima Regione a proporsi sotto il punto di vista dell'accoglienza, agendo con un forte spirito di solidarietà. Abbiamo risposto immediatamente, quando ci fu un protocollo sotto l'egida del ministero degli Esteri e della Salute, con l'accoglienza dei libici presso strutture pubbliche, che si sono trovati benissimo e hanno chiesto di rimanere nella nostra regione. In questa fase, in cui si sta rivisitando il protocollo generale – ha aggiunto – c'è stata comunque un'accoglienza in strutture private come il Santa Lucia proprio per non interrompere questo processo. Ora con il ministro si lavorerà per ricondurre tutto nell'ambito di un processo di organizzazione guidato dai due ministeri".

Infine, la visita è proseguita all'Unità abitativa sperimentale 'Casa agevole' dove grazie al 'Brain computer interface' anche i pazienti completamente paralizzati possono svolgere le normali azioni quotidiane.