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ROMA – Sconcerto da parte dei dipendenti del Corpo della Polizia locale di Roma Capitale per un articolo apparso sulla stampa romana, che vedrebbe i lavoratori capitolini disertare i test sul monitoraggio della diffusione dell Covid 19, al solo fine di non vedersi pregiudicate le agognate “vacanze estive”.
Sull’episodio, l’ennesimo che sembra gettare discredito sui dipendenti del pubblico impiego ed in particolare sui dipendenti di Roma Capitale, ha voluto fare immediata chiarezza il sindacato UGL-PL, il primo a richiedere con forza che venissero eseguiti i controlli sul personale, a garanzia dei lavoratori e dei cittadini che con essi interagiscono.
“Nel corso della mattinata abbiamo interessato immediatamente il Comando del Corpo, per tutelare, dati alla mano, l’immagine degli oltre 6000 caschi bianchi romani (un quarto del totale dei dipendenti capitolini), che nei mesi di lockdown si sono messi con senso di abnegazione al servizio di cittadini, amministrazione e prefettura, affrontando una mole di lavoro mai vista in precedenza” Dichiara in una nota il Coordinatore Romano UGL Marco Milani.
“Possiamo affermare con orgoglio, contrariamente a quanto si insinua, come il 99% degli appartenenti al Corpo, abbia regolarmente effettuato il prenotato prelievo. Non possiamo in questa circostanza non sottolineare l’efficiente risposta dell’amministrazione di Roma Capitale a quelle che furono le nostre richieste di tutela, a pochi giorni dalle quali fu stipulata una convenzione con l’IPA per procedere ai prelievi. Cogliamo l’occasione per sottolineare come invece, dei tanto annunciati e promessi test regionali, non si sia ancora vista minima traccia. Nell’esprimere ringraziamento e vicinanza ai colleghi per il delicato compito, quotidianamente svolto, ribadiamo il nostro orgoglio nel doverne come sindacato tutelare l’immagine, anche a fronte di notizie che sembrerebbero appartenere a logiche piú elettorali che di cronaca”. Concludono dalla UGL.
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