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Redazione
Roma – Al Policlinico di Tor Vergata di Roma, in una situazione già pesante per gli annunciati licenziamenti a causa della spending review per l’appalto degli operatori sanitari, ora si parla insistentemente anche di presunti esuberi nel cambio appalto del servizio di pulimento e sanificazione.
"E’ evidente che c'è qualcuno che sta volutamente giocando al ribasso sulla pelle dei lavoratori! – dichiarano dall'Unione Sindacale di Base – In più di una occasione la Direzione Generale del Policlinico – prosegue la nota della USB – ha comunicato alla nostra Organizzazione Sindacale che, seppur sono stati eliminati dei presidi, e cambiati alcuni codici/colori di riferimento sul servizio di sanificazione, non c'e' nessun presupposto per presunti tagli o esuberi nell’appalto del pulimento, considerato che la direzione generale pretende che il servizio sia qualitativamente migliore rispetto al passato, che si dovrà intervenire anche sulle aree esterne all'ospedale, ma che, soprattutto, non è cambiata in alcun modo la condizione economica dell'appalto. Nonostante questo, sul cantiere sono continue le voci di tagli, esuberi o, notizia dell’ultima ora, futuri contratti di solidarietà. In attesa di incontrare le aziende aggiudicatarie della gara d'appalto e, ancora una volta la Direzione Generale a cui abbiamo chiesto un nuovo incontro già da qualche giorno, l'Unione Sindacale di Base Lavoro Privato, anche dopo le recenti notizie sulla nuova legge di stabilità che “regalerà” alle aziende circa 7 miliardi sottraendoli a cittadini, servizi e stato sociale aggravando ancora di più i processi di tagli ai salari e privatizzazione imposti dalla spending review, denuncia questo clima di terrore che volutamente qualcuno sta creando, ribadisce con forza che continuerà a vigilare affinché non cambino le condizioni contrattuali dei lavoratori e che in nessun modo permetterà che sia toccato il salario di questi lavoratori che già un anno fa era stato tagliato con il precedente cambio di appalto, annunciando fin da ora nuove iniziative e mobilitazioni anche dopo lo sciopero generale nazionale del 24 ottobre 2014."
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