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Redazione
Roma – Continua l'impegno della Questura per assicurare i controlli nelle zone della movida. Anche ieri notte è stato attuato il piano già varato e che orienta l'attività degli agenti sul “doppio binario”. Ai controlli amministrativi rivolti ai locali infatti, si affiancano i controlli su strada affidati alle Volanti e ai Commissariati.
Le operazioni, coordinate dal dr. Giovanni Di Sabato, dirigente del Commissariato Porta Maggiore, iniziate nella serata di ieri e proseguite per tutta la notte, hanno consentito di identificare oltre 100 persone, tra cui 35 stranieri. Di questi, 3 sono finiti in manette per spaccio di sostanze stupefacenti.
Si tratta di un senegalese di 35 anni che, intercettato da alcuni agenti in via del Pigneto, che gli si stavano avvicinando per identificarlo, ha affrettato il passo nella speranza di seminarli. Bloccato immediatamente, è stato controllato e, trovato in possesso di 15 involucri contenenti circa 350 grammi di sostanza stupefacente di tipo marijuana, è stato arrestato per spaccio. Stessa sorte per altri due stranieri di nazionalità senegalese. Anche in questo caso, durante i servizi straordinari di controllo del territorio, in via Pesaro, due persone sono state notate parlottare tra di loro guardandosi attorno con fare circospetto. Controllati, all’atto di esibire i documenti, hanno cercato, maldestramente, di disfarsi di alcune dosi di droga che avevano in tasca, gettandole in un aiuola. La droga, recuperata con l’aiuto dei cani antidroga al seguito degli agenti cinofili, è stata sequestrata e i due stranieri arrestati.
L’ultimo arresto in ordine di tempo, sempre per spaccio, nella nottata. Questa volta a finire in manette un italiano di 28 anni, A.M.. Il giovane è stato trovato in possesso di oltre 2 kg di droga tra hashish e marijuana che gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato nella sua abitazione.
Sul fronte della sicurezza stradale, una decina di automobilisti indisciplinati sono stati sanzionati per infrazioni al codice della strada. Sanzionati amministrativamente anche alcuni locali della zona, che al termine delle verifiche sullo stato di conservazione dei cibi, sono risultati non in regola con le vigenti normative.
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