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Redazione
Roma – Numerosi esposti e segnalazioni da parte dei residenti avevano già richiamato l’attenzione del personale del Commissariato “Porta Maggiore” nei confronti del locale di rivendita di generi alimentari sito in via Ascoli Piceno.
Secondo le testimonianze raccolte dagli agenti, il marciapiede davanti al locale, spesso diventava luogo di raduno di numerosi cittadini extracomunitari in stato di ebbrezza alcolica, soprattutto nelle ore notturne, e di aggressioni violente, nel corso di una delle quali, nello scorso febbraio, era avvenuto l’omicidio di un tunisino da parte di un suo connazionale.
La scorsa settimana, inoltre, il suo proprietario, un cittadino bengalese di anni 49, era stato denunciato per il reato di favoreggiamento dell’ immigrazione clandestina.
Nella mattinata di ieri, sono scattati i controlli. Gli uomini del Commissariato “Porta Maggiore”, diretto dal Dr. Giovanni Di Sabato, con la collaborazione di personale della A.S.L. , si sono recati presso il negozio di alimentari, constatando che l’esercizio commerciale, gestito da extracomunitari, versava in uno stato di condizioni igienico sanitarie precarie, sia per quanto riguarda la struttura stessa sia per le condizioni degli alimenti posti in vendita.
Al termine dei controlli, pertanto, ne è stata pertanto disposta la chiusura che sarà in vigore fino al ripristino delle idonee condizioni per la vendita degli alimentari.
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