“Una freccia verso l’entrata del parco e una scritta larga circa cinque metri che non lascia spazio a interpretazione: ‘arabi che spacciano’. È apparsa da qualche giorno a caratteri cubitali sul muretto di recinzione del Parco del Pineto a Roma, zona Pineta Sacchetti. E non poteva essere altrimenti visto che ignoti, probabilmente esasperati residenti del quartiere, che portano le famiglie al parco, pur sbagliando ad imbrattare, hanno scritto nero su bianco quella che è una realtà che conoscono tutti: in questa zona la microcriminalità, lo spaccio, i bivacchi e il degrado la fanno da padrone”.
Così in una nota Daniele Giannini, dirigente regionale e responsabile Enti Locali della Lega nel Lazio. “Si potrebbe aggiungere ironicamente – prosegue – che la pubblicità è l’anima del commercio e che questo ‘murales’ potrebbe avere l’effetto contrario di portare nuovi clienti ai pusher magrebini (e non solo) che affollano l’area verde, ma quello che ci auguriamo in realtà è che, portando all’attenzione delle istituzioni locali la vicenda, possano esserci, all’interno del parco, delle operazioni continue delle Forze dell’Ordine per ripristinare la sicurezza, la tolleranza zero e – conclude Giannini – per mettere la parola fine a questo declino”.