Connect with us

Roma

ROMA, PALAZZO FARNESE: TORNA A SPLENDERE LA GALLERIA DEI CARRACCI

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 3 minuti La galleria riaprirà le porte al pubblico a partire da oggi, 17 settembre

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

Redazione

Roma – La Galleria dei Carracci di Palazzo Farnese torna a splendere dopo il primo restauro completo nella sua storia. Questo capolavoro di affreschi, realizzato tra il 1597 e il 1608 dai fratelli Annibale e Agostino Carracci, assistiti da alcuni allievi, è stato oggetto di un intervento durato 18 mesi che ha interessato – per la prima volta – i dipinti murali e gli stucchi (per una superficie totale di 600 metri quadrati). Palazzo Farnese è la sede dell'ambasciata di Francia in Italia e il restauro è il frutto di un lavoro di squadra franco­italiano, sotto l'egida dell'ambasciata e del ministero italiano dei Beni Culturali, ed è stato possibile grazie al World Monuments Fund, mecenate internazionale. La galleria riaprirà le porte al pubblico a partire da oggi, 17 settembre, e per festeggiare l'evento Palazzo Farnese sarà aperto gratuitamente al pubblico in occasione delle Giornate europee del Patrimonio, nei giorni 19 e 20 settembre, con orari straordinari che comprendono un'apertura notturna.

A dirigere i lavori, resi necessari dal deterioramento causato dal passare dei secoli (infiltrazioni, fessure, annerimento dei dipinti), sono state la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio storico-artistico e del Polo museale della citta' di Roma e la Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici per il Comune di Roma, con la collaborazione dell'Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro. "La completa e costante collaborazione tra il Mibact e l'ambasciata di Francia – ha sottolineato il ministro Dario Franceschini inaugurando oggi la galleria con l'ambasciatrice, Catherine Colonna – è stato il punto vincente di questo importante restauro che restituisce al mondo lo splendore della Galleria Carracci". "La conclusione del restauro – ha affermato Colonna – è per l'ambasciata un momento importante e commovente della storia che la unisce all'Italia. Sono orgogliosa di esser riuscita a portare a termine questo progetto iniziato nel 2011 dallo Stato italiano e da uno dei miei predecessori, Jean-Marc de la Sabliere".

Il restauro Dopo alcuni interventi localizzati, questo è il primo restauro completo dei dipinti murali e degli stucchi della Galleria dei Carracci, per una superficie totale di più di 600 metri quadrati. Così, gli affreschi realizzati sulla volta da Annibale e Agostino Carracci, che mettono in scena 'Gli amori degli deì e culminano con il centrale 'Trionfo di Bacco e Arianna', sono stati oggetto di una delicata pulitura sotto la guida di un comitato scientifico formato da 35 esperti venuti da tutta Europa. I 26 restauratori italiani che hanno animato il cantiere sono intervenuti sui dipinti poi sugli stucchi con un restauro approfondito e, grazie al buono stato di conservazione dell'originale, sono riusciti a ridare luminosità alle decorazioni che ricoprono le pareti. Il risultato finale è una rinnovata armonia tra la volta e le pareti. Tra le tecniche usate per il restauro, il laser e le iniezioni di resina invisibile per riparare le lesioni. Per la pulitura degli affreschi, invece, garze di carta giapponese e acqua. «La Galleria aveva degli strati di sporco, non c'era più questo rapporto perfetto tra la decorazione plastica delle pareti e quella dei dipinti murali- hanno raccontato Carla Giovannone ed Emanuela Ozino Caligaris dell'Istituto superiore per la Conservazione e il Restauro- Ritrovare questo equilibrio è stato lo scopo di tutto il team, fatto di diverse professionalità che però parlavano tutte la stessa lingua». Per loro, il restauro della Galleria dei Carracci «è stato un viaggio nella storia, una scoperta continua e un contatto diretto con gli artisti dell'epoca». E a proposito di scoperte, da domani i visitatori di Palazzo Farnese potranno osservare anche incisioni, firme, date e schizzi fatti dai visitatori nel corso degli anni, alcuni risalenti al Settecento, e tornati alla luce con la pulitura. «Abbiamo ritenuto interessante salvaguardarli- ha detto Giovannone- sono stati studiati e catalogati, e molti si riferiscono a pittori accademici di Francia e a persone che a vario titolo, anche visitatori, avevano frequentato la Galleria. Ci sono anche schizzi e caricature che verranno ulteriormente studiati»

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

Continua a leggere

Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

Continua a leggere

Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti