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ROMA OSPEDALE SANT'ANDREA: AL VIA UNA MANIFESTAZIONE PERMANENTE DAVANTI AL PRONTO SOCCORSO

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Tempo di lettura 3 minutiIntanto il dottor Salvatore Di Somma cerca un bel risarcimento danni per il nostro precedente articolo

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Nessuna fumata bianca dalla direzione dell’ospedale Sant’Andrea, in merito ad una soluzione alle evidenti carenze organizzative che sottopongo sia i lavoratori che i malati stessi del pronto soccorso a vivere gravi disservizi quotidiani. Il segretario nazionale “Si Cel” replica al Direttore Generale del Sant’Andrea. Oggi dalle 15:30 si costituirà l’assemblea permanente davanti al pronto soccorso fino all'adozione di soluzioni concrete per le problematiche evidenziate, aderiscono anche il Coordinamento Regionale della FLP Sanità (aderente alla Federazione CSE Sanità) e il Coordinamento Aziendale Ospedale S. Andrea di Roma della FLP Sanità e del CSA di Cisal Università

 

di Cinzia Marchegiani

Roma – Una situazione drammatica vissuta sia dagli operatori sanitari e dagli stessi malati che quotidianamente lavorano e vivono al pronto soccorso all’ospedale Sant’Andrea di Roma. "Il girone infernale" denunciato dai lavoratori aderenti al Sindacato Italiano – Confederazione Europea del Lavoro (SI CEL) dell'Ospedale Sant'Andrea di Roma ha suscitato pesanti reazioni da parte del dirigente dottor Salvatore Di Somma docente universitario e responsabile del Reparto di Medicina d’Emergenza e di Urgenza dello stesso Ospedale. Quest'ultimo ha anticipato, tramite nota scritta alla nostra redazione, che sarà avviato il procedimento di mediazione per l'ottenimento del risarcimento di "notevoli" danni che sarebbero stati causati con la pubblicazione da parte del nostro quotidiano L'osservatore d'Italia di un precedente articolo datato 6 giugno nel quale si portavano a conoscenza dei nostri lettori le criticità del Sant'Andrea. Verrebbe da dire oltre al danno di una situazione critica emersa al pronto soccorso del nosocomio (grazie alla segnalazione del sindacato) si deve avere anche la beffa di un medico che cerca da un quotidiano che fa il suo mestiere un risarcimento per pseudo "notevoli" presunti e per noi assolutamente assenti danni che dovremo riparare. Comunque, sicuri di non aver diffamato alcuno,continuiamo ad informare. [ 03/06/2014 OSPEDALE SANT’ANDREA: L'INFERNO DEL PRONTO SOCCORSO ]

 Il “SI CEL” aveva annunciato, quasi un mese fa, che il 12 giugno sarebbe entrato in assemblea permanente nei locali dell'Azienda finché le trattative con l’azienda ospedaliera non si fossero concretizzate nel ridare dignità sia ai lavoratori che ai pazienti del Pronto Soccorso. Purtroppo lo stesso stato di agitazione sindacale perorato finora sembra non abbia partorito alcuna risoluzione, anzi, il Direttore Generale, Dr Egisto Bianconi lo ha classificato come comportamento illecito ai sensi della Legge 146/90 cui seguiranno gravi sanzioni. Il Segretario Nazionale SI CEL federazione Sanità Pubblica, Alessio Minadeo non ha atteso molto a rispondere alle gravi accuse del Direttore poiché in una lunga lettera spiega nel dettaglio come questa forma di protesta non produca alcun disservizio dei lavoratori dipendenti, in quanto non si tratta di uno sciopero, anzi viene garantito il servizio secondo orario stabilito, vengono regolarmente effettuati straordinari e per tale motivo non si rende neppure necessaria alcuna comunicazione alla Commissione di Garanzia Scioperi nei servizi pubblici essenziali, mentre la manifestazione che avrà luogo il 12 giugno nel perimetro aziendale (di cui è stata data comunicazione preventiva alla Questura) non può essere oggetto di limitazione alcuna da parte di chicchessia, a meno che non si abbia l'intenzione di limitare una libertà sindacale nonché individuale dei lavoratori prevista dalla legge, nel qual caso i provvedimenti li prenderà lo stesso sindacato.

Lo stesso Minadeo annuncia che sarà richiesta l'apertura della procedura di conciliazione e raffreddamento presso il Ministero del Lavoro, in vista di eventuali altre azioni sindacali, nonché per derimere al cospetto delle autorità competenti una querelle che riguarda un reparto di fondamentale importanza per l'utenza che vi afferisce e per l'Azienda stessa: il Pronto Soccorso.

Con l’occasione viene ricordato al Direttore Generale che proprio le innumerevoli lettere inoltrate alla Direzione dell’Azienda Ospedaliera, denunciavano la situazione dei pazienti e dei lavoratori del Pronto Soccorso che ormai da anni risulta insostenibile: “decine e decine di pazienti che stazionano per giorni sulle barelle, con la luce accesa 24 ore al giorno…". Si affianca a questa battaglia di dignità dei lavoratori e dei malati anche il Coordinamento Regionale della FLP Sanità, aderente alla Federazione CSE Sanità e Confederazione CSE, e il Coordinamento Aziendale Ospedale S. Andrea di Roma della FLP Sanità e del CSA di Cisal Università. La coordinatrice regionale della FLP Sanità, la dott.ssa Elena Izzo in virtù della mancanza di adeguate risposte da parte della Direzione vuole far sentire la voce dei lavoratori e il loro disagio appoggiando e partecipando alla manifestazione permanente davanti al pronto soccorso fino all'adozione di soluzioni concrete problematiche evidenziate, indetta insieme con il SI CEL. Questa estate sarà rovente e si preannuncia un vero braccio di ferro, tra amministrazione e lavoratori, quest'ultimi evidentemente sfiniti da una situazione gravemente cristallizzata in un pronto soccorso romano che fotografa un sintomo di profondo malessere umano. “La sanità laziale è sotto una mannaia di tagli continui che vengono scaricati sulle spalle degli operatori sanitari che ora stentano a credere di vivere in un paese che fino a poco tempo fa era l’eccellenza nel mondo. 

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