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ROMA – Operazione “Centurione”, così era stato battezzato il progetto che il comitato cittadino S.O.S. sicurezza Roma ed il Laboratorio una donna per la tutela dei diritti dei deboli, avevano inviato con PEC in data 26 settembre 2017 alla Sindaca di Roma.
Tantissimi i cittadini che hanno firmato una petizione a supporto di questo progetto che chiede la militarizzazione dei punti sensibili nel comune di Roma. Questo chiedeva in sostanza il progetto “Centurione”.
Si leggono negli ultimi giorni comunicati da parte dell’amministrazione capitolina che chiede con forza che le strade di Roma vengano militarizzate, copiando o facendo suo, come meglio preferite, il progetto “Centurione”.
Peccato che i proponenti non siano stati convocati dall’amministrazione capitolina per elaborare insieme un percorso condiviso nell’attuazione di questo progetto. Troppe le esigenze ed i bisogni di una città ormai allo sbando.
Bambini, giovani donne, soggetti deboli riuniti nel chiedere più sicurezza e maggiore attenzione per le esigenze dei quartieri decentrati. Bisogno di vigilanza dei mercati, nelle scuole, davanti alle banche, vicino alle chiese. Quartieri ormai ridotti in ghetto come Torpignattara. Sono queste le voci che si sono elevate nel proporre il progetto “Centurione”.
Le associazioni tornano a scrivere alla Raggi inviando una nuova pec pur dicendosi felici della decisione del Sindaco di fare suo il progetto “centurione” chiedono l’immediata attuazione ed un tavolo di collaborazione con la città.
Simone Carabella
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