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Roma

ROMA NORD FERROVIA: UN MASSO SUI BINARI, LA MESSA IN SICUREZZA ATTESA DAL 1938 E IL MIRACOLO DI SANTA LUCIA

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Tempo di lettura 2 minutiLa salita dal fiume Treja verso Civita Castellana, il tragitto da Civita Castellana a Catalano, Bagnaia. Hanno tutti delle pareti di roccia, tufo, terra che andrebbero messe in sicurezza

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di Gianfranco Lelmi

Viterbo – Ecco cosa appariva il giorno 3 febbraio 2014 su Facebook: Un’enorme sasso caduto sui binari della Ferrovia Roma Nord, nelle immediate vicinanze della stazione di Santa Lucia. Sembra che il macigno, pesante circa 50 chili, sia rotolato, cadendo dalla adiacente parete, sulla strada ferrata. Benché in curva e nelle vicinanze vi sia il passaggio a livello incustodito, il macchinista del treno 405, partito alle ore 09,00 da Viterbo con arrivo previsto a Vignanello alle ore 09,36 , é riuscito a frenare il convoglio evitando un incidente di proporzioni probabilmente disastrose.

Considerando il peso di un convoglio Alstom che raggiunge e sicuramente supera a pieno carico le circa 150 tonnellate, ritenendo che a causa della pioggia e del fango il binario era scivoloso, ricordando che in quel tratto, benché in curva, il treno è autorizzato a procedere ad andatura sostenuta, la bravura e la prontezza del macchinista e del capo treno sono state eccezionali. Le dimensioni ed il peso del masso lasciano pensare che l’impatto contro il carrello anteriore della motrice avrebbe procurato il deragliamento del mezzo con conseguente urto contro le pareti laterali della trincea che costeggia la ferrovia. L’improvvisa decelerazione avrebbe avuto gravi ripercussioni sul vagone e la semi-pilota a rimorchio.

Molti sono i tratti della Ferrovia Roma Nord che assomigliano a questo percorso. La salita dal fiume Treja verso Civita Castellana, il tragitto da Civita Castellana a Catalano, Bagnaia. Hanno tutti delle pareti di roccia, tufo, terra che andrebbero messe in sicurezza con delle reti. Eppure questo non avviene dal 1932, poiché come sempre viene ripetuto il ritornello: “i soldi non ci sono”.

Ciò nonostante, questa odiata ferrovia serve non solo a Roma ma anche a Viterbo. Questa città, al mattino tra le ore 7 e le ore 9 pullula di traffico, l’aria è irrespirabile, i continui disservizi su questa linea hanno allontanato una potenziale, numerosa clientela. La creazione della Circumcimina (i binari già esistono) avrebbe risolto l’annoso e grave problema dell’inquinamento di Viterbo. Gli abitanti dei paesi vicini avrebbero volentieri abbandonato la macchina per un mezzo più veloce economico e sicuro. Peccato che sui giornali di recente edizione abbiamo dovuto leggere che le retribuzioni dei consiglieri regionali sono passate da 48 mila a 63 mia, con un bonus di circa 15 mila euro, forse per lor signor i soldi ci sono.