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A. De. M.
Roma – Non bastava l’arsenico nell’acqua per i cittadini di Roma Nord, che ora temono anche la presenza dell’amianto nelle condutture delle proprie abitazioni. Insomma, dopo l’allarme arsenico arriva quello sull’amianto e il rischio potrebbe essere quello di trovarsi di fronte a una vera e propria bomba ecologica.
Ad accendere i riflettori sulla vicenda l’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA) che ha posto una particolare attenzione per la zona di Malborghetto (tra la Via Flamina e la strada di collegamento tra Veio e la Tiberina) nella quale alcuni agricoltori avrebbero segnalato la presenza di cemento amianto delle tubature.
Il presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, Avv. Ezio Bonanni, ha da tempo segnalato al Comune di Roma la drammatica situazione legata alla presenza di arsenico e di tubature in amianto presso la capitale, e in più occasioni il Consigliere Regionale Fabrizio Santori, della Commissione Ambiente e componente del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale dell’ONA, ha portato la voce dei cittadini e dell’associazione nelle Assisi istituzionali, senza peraltro ottenere la dovuta attenzione da parte delle istituzioni.
La magistratura di Roma ha intanto aperto un fascicolo riguardo le presunte responsabilità dell’Agenzia regionale Arsial nella gestione delle rete della Regione Lazio. E già nei prossimi giorni potrebbero essere avviati i primi accertamenti. Nelle zone interessate permane il divieto di bere, e il divieto di usare l’acqua per la cottura, per la preparazione di alimenti e bevande e per le pratiche di igiene personale che richiedano ingestione anche limitata di acqua, come per esempio lavarsi i denti.
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