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di M.L.S.
Roma – Il Forlanini chiude i battenti. La struttura ospedaliera di Via Ramazzini, utilizzata solo in parte e lasciata all'abbandono e al degrado costa troppo. Per questi motivi, il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti sogna un altro avvenire per l'edificio: l'imperativo è rimetterla a nuovo e, con le idee dei cittadini, trasformarla in qualcosa di diverso.
I numeri della disfatta. “Al Forlanini, su una superficie di 150 mila metri quadri, erano rimasti 50 posti letto che ora finalmente spostiamo in ambienti più sicuri per pazienti ed operatori. Tenere aperto un solo reparto in una struttura così immensa è costato finora 15 milioni di euro l’anno al sistema sanitario regionale” ha annunciato Nicola Zingaretti, promettendo poi che quelle risorse “vogliamo investirle meglio”. Dal punto di vista ricettivo, il Governatore ha ricordato che “in un’area di circa 1 chilometro quadrato sono attivi gli ospedali Spallanzani (176 posti letto) e San Camillo (857 posti letto) con 1033 posti letto a disposizione dei cittadini e che quindi la stragrande maggioranza delle attività sanitarie si trasferisce di poche centinaia di metri”.
Area da rimettere a nuovo.Cittadini ed istituzioni locali appaiono molto sono molto preoccupate per le sorti dell'edificio, tanto da denunciare il degrado e la possibilità di future occupazioni nella manifestazione “Forlanini ulrima chiamata”.Stando alle parole di Zingaretti, però, l'area sarà subito rimessa in sesto:”Dal momento che il 13 luglio partirà il cantiere per la pulizia totale”. Una decisione costosa poichè “Per ripulire tutto ciò che si è accumulato in anni di incuria – ha sottolineato il presidente regionale- abbiamo investito 400 mila euro”. Ancora da chiarire quale sarà il futuro dello stabile: in materia, il Consigliere Alessandro Onorato ha sottolineato:”Spendere centinaia di migliaia di euro per bonificare il Forlanini, senza prevedere di riutilizzarlo immediatamente equivale a buttare i soldi”.
Progetti per il futuro. Il Forlanini, secondo Zingaretti, potrebbe essere destinato ad un'infinità di utilizzi. In accordo con il Municipio ha annunciato di voler dedicare parte dello stabile ad un cinema all'aperto, oltre a confermare di aver: “Già sottoscritto un accordo con Carabinieri per il trasferimento della caserma di Monteverde”, che potrebbe estendersi anche ad altri presidi delle forze dell'ordine, alla luce del confronto avviato con la Questura di Roma e con il commissariato di Polizia. L'associazione “Forlanini Domani”, però, si interroga sul destino del museo Anatomico presente nella struttura, rispetto cui, dalla regione,ancora non giungono risposte. Il governatore del Lazio, dal canto suo, pensa ad un bando delle idee da indire a settembre, e che servirà ad accordare :”Proposte offerte da associazioni, imprese e cittadini. Noi vogliamo che l'area diventi un luogo della cultura, dell’innovazione, per le start up e per il sociale”.
Risposta alla chiusura. “Nessuno deve sentirsi libero di svendere l’ex nosocomio a privati”, questa la dottrina del Consigliere Regionale Fabrizio Santori che si scaglia contro la chiusura dell'ex ospedale con alle spalle 80 anni di storia, tuonando ancora:”Nella giornata odierna ho provveduto a depositare un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti sostenuto da numerose firme di cittadini”. “Nessuno- rincara la dose Santori- si deve sentire nel giusto fingendo di non vedere lo spreco e l’abbandono di locali ridotti a rifugio di sfollati, vagabondi e nomadi. Con l’esposto – spiega il Consigliere del Gruppo Misto- auspichiamo che venga fatta chiarezza sulla legittimità giuridica di tutte le azioni e i provvedimenti posti in essere e che si tuteli il complesso da ulteriori modifiche di classificazione. Il Forlanini può ancora rappresentare un polo socio-sanitario nevralgico per la collettività”. Inoltre, dall'ala pentastellata arriva l'invito al presidente Zingaretti di rispondere in Aula sulla questione della struttura ospedaliera diVia Ramazzini.
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