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Redazione
Roma – "Invito Massimo D'Alema a raccogliere le feci del proprio cane, come fanno buona parte dei cittadini romani, perché nel servizio de Le Iene trasmesso ieri il suo cane si è accovacciato per fare i propri bisogni su un'aiuola, ma l'esponente del Pd non si è neanche preoccupato di verificare cosa avesse deposto il suo animale domestico. Il fatto è sfuggito all'intervistatore, intento a rivolgere domande a D'Alema, ma non certo ai telespettatori di buon senso". Lo dichiara in una nota Marco Giudici, consigliere e presidente della commissione trasparenza del Municipio XII.
"Spiace vedere – prosegue la nota – che un esponente politico di rilievo non riesca a dare il buon esempio in queste piccolezze. Sarebbe stato sufficiente un semplice gesto che avrebbe fatto risparmiare fatica preziosa all'amministrazione, oltre a dare un contributo di decoro in una Roma che sotto l'amministrazione Marino, oggi come mai sta soffrendo il degrado. Come al solito sono i cittadini onesti che danno il buon esempio nell'anonimato. Buon senso vuole che D'Alema devolva 100 euro all'amministrazione, corrispondenti all'importo della multa che avrebbe dovuto pagare se fosse stato colto da un vigile".
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