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ROMA, MOVIDA: ARRESTATI 9 PUSHER IN 48 ORE

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Tempo di lettura 2 minuti Le zone maggiormente interessate dall’operazione sono state quelle del Pigneto, San Basilio, Trionfale, Montesacro, Eur, Bravetta e La Storta.

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Redazione
Roma
-– In poco più di 48 ore, i Carabinieri di Roma hanno arrestato 9 persone, tutte con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, nell’ambito dei quotidiani controlli preventivi svolti dai militari nelle principali aree di aggregazione, nei pressi di locali notturni e nei luoghi della cosiddetta “movida”.

Le zone maggiormente interessate dall’operazione sono state quelle del Pigneto, San Basilio, Trionfale, Montesacro, Eur, Bravetta e La Storta.

Al Pigneto, sono stati tre i pusher arrestati dai Carabinieri della Stazione Roma Casal Bertone: si tratta di due ragazze romane di 24 e 27 anni – sorprese dai a vendere dosi di hashish a un minorenne – e un cittadino del Bangladesh di 35 anni, che sfruttava la sua attività di gestore di un minimarket di via Macerata per spacciare dosi di hashish.

Nei pressi della fermata metro “Rebibbia”, i Carabinieri della Stazione Roma San Basilio hanno arrestato un cittadino del Gambia di 20 anni, con precedenti, e un cittadino del Mali di 27 anni, anch’egli con precedenti, entrambi domiciliati nel Centro d’Accoglienza di via Tiburtina 994. I due sono stati bloccati mentre stavano cedendo dosi di hashish da un “cliente” dietro corrispettivo di denaro.

In viale Somalia, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Trionfale hanno arrestato un romano di 51 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine, sorpreso durante un controllo in possesso di cristalli di Shaboo e di una modica quantità di hashish.

I Carabinieri della Stazione Roma Garbatella, monitorando gli spostamenti di noti assuntori di droga, sono arrivati all’arresto di uno studente 25enne originario di Frosinone. Nel suo domicilio di via delle Vigne Nuove, i militari hanno rinvenuto complessivamente circa 200 gr. di hashish e 20 gr. di marijuana.
Poco dopo, in via Cina, i Carabinieri della Compagnia Roma EUR hanno fermato un 26enne romano, incensurato. Il ragazzo, che era alla guida della sua auto, è stato trovato in possesso di alcuni grammi di cocaina abilmente nascosti all’interno di 10 sigarette “mimetizzate” tra quelle normali nel loro pacchetto.
Di fronte a un bar di via di Bravetta, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Trastevere hanno arrestato un romano di 44 anni, con precedenti. A seguito di una perquisizione, i militari gli hanno trovato addosso delle dosi di cocaina: il successivo controllo effettuato nella sua abitazione ha portato al rinvenimento di ulteriori 65 gr. di “polvere bianca“, 42 gr. di hashish, 16 gr. di marijuana e 22 gr. di sostanza da taglio.

Sempre nel piazzale antistante un bar, questa volta ubicato in via di Baccanello, i Carabinieri della Stazione Roma La Storta hanno arrestato un ragazzo romano di 25 anni, anch’egli con precedenti, sorpreso in flagranza mentre stava cedendo dosi di cocaina ad un acquirente. Il ragazzo, alla vista dei militari, ha dapprima rovesciato un tavolo del bar lanciandoglielo contro, poi ha improvvisato una fuga a piedi terminata poco distante. Durante la perquisizione personale, il pusher è stato trovato in possesso di altre dosi pronte per essere vendute nascoste negli slip.
Ingente l’ammontare complessivo di denaro contante sequestrato agli arrestati poiché ritenuto provento dell’attività di spaccio: oltre 4.000 euro.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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