Connect with us

Roma

ROMA, "MISSION POSSIBLE" PER IGNAZIO MARINO: RAFFORZARE I RAPPORTI TRA LA CITTA' ETERNA E LA GRANDE MELA

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti Il “Galata Morente" uscirà per la prima volta dai musei capitolini per essere accompagnato dal sindaco alla National Gallery of Art di Washington

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Redazione

Roma – Dal 10 al 12 dicembre il sindaco di Roma, Ignazio Marino, sarà negli Stati Uniti per una missione che lo vedrà protagonista di importanti incontri e iniziative nelle città di New York e Washington D.C.
Il viaggio rappresenta una grande opportunità per Roma, sotto il profilo culturale ed economico. L’obiettivo è rafforzare i rapporti tra la Capitale d’Italia e gli USA, portando Oltreoceano l’immagine di Roma, con la sua storia e il suo enorme patrimonio archeologico e artistico, non soltanto metaforicamente. Tra le ragioni della missione c’è infatti il prestito del “Galata Morente”, che per la prima volta uscirà dai Musei Capitolini per essere esposto alla National Gallery of Art di Washington, dove lo accompagnerà personalmente il sindaco di Roma. Un evento straordinario che si colloca all’interno del programma “Dreams of Rome”.

Attraverso la missione negli Stati Uniti, l’Amministrazione Capitolina prosegue l’opera di rilancio di Roma sulla scena internazionale, per restituire alla nostra Città il posto e il ruolo che le spettano nel mondo.
Nel corso della tre giorni il sindaco Marino incontrerà filantropi e imprenditori che guardano con interesse alla nostra città. La trasferta punta, infatti, non solo a consolidare, ma anche ad attivare nuovi canali di dialogo e scambio con gli USA, allo scopo di incrementare i flussi turistici e attrarre nella Capitale investimenti che possano contribuire al rilancio economico della nostra città. Portando Roma in America, il sindaco Marino si propone, dunque, di portare più America a Roma.
Tra gli incontri in programma a New York, quello con il segretario delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon, e con il sindaco uscente, Michael Bloomberg, per una preziosa occasione di confronto tra amministratori che hanno in comune una visione di città davvero innovativa.

A Washington, invece, Marino incontrerà il primo cittadino Vincent C. Gray, con il quale siglerà il nuovo testo dell’Accordo di collaborazione tra le due città, poi visiterà il National Institute of Heath, dove lavorano 188 ricercatori italiani.
Durante la tre giorni il sindaco Ignazio Marino terrà due appuntamenti con la stampa.
Il primo a New York, mercoledì 11 dicembre alle ore 18.00 presso la sede del Consolato Generale, dove il sindaco farà il punto con i giornalisti sugli incontri tenuti nella Grande Mela.
Il secondo a Washington il 12 dicembre, quando Marino parteciperà alla conferenza stampa di presentazione del “Galata Morente”, in programma alle ore 9.00 alla National Gallery of Art insieme al Direttore Earl A. Powell III, all’Ambasciatore italiano negli Stati Uniti, Claudio Bisogniero, e al Sovrintendente capitolino ai Beni Culturali, Claudio Parisi Presicce.

PROGRAMMA DELLA MISSIONE
 
•         New York, 10 dicembre: incontro con il Segretario delle Nazioni Unite Ban Ki Moon;

•         New York,  11 dicembre: incontro con Michael Bloomberg;

•     New York, 11 dicembre ore 18.00 – 18.30, Consolato Generale (690 Park Ave, New York, NY 10065): incontro con la stampa;

•   Washington, 12 dicembre ore 8.30, National Gallery of Art (Entrata Constitution Ave e 6th): colazione con i giornalisti nel Garden Café;

•         Washington, 12 dicembre ore 9.00-10.00, National Gallery of Art: conferenza Stampa su “Galata Morente”;

•         Washington, 12 dicembre: visita al National Institute of Health;
 
•         Washington, 12 dicembre: incontro con il Sindaco Vincent C. Gray e firma  del nuovo Accordo di collaborazione Roma-Washington;

•         Washington, 12 dicembre 18.30, National Gallery of Art: inaugurazione dell’esposizione del  “Galata Morente”.
 

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Roma

Omicidio a Roma, venti anni a chi uccise e lasciò Michelle in un carrello

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

“Ho commesso un reato gravissimo e voglio pagare per quello che ho fatto”.

Una lettera, poche righe, prima che il giudice del tribunale per i minori si ritirasse in camera di consiglio, prima che gli venissero inflitti 20 anni di carcere. E’ quanto ha letto in collegamento video dal carcere di Treviso l’imputato, il giovane di origini cingalesi che nel giugno dello scorso anno ha ucciso a coltellate Michelle Causo a Roma per poi lasciare il cadavere, chiuso in una busta di plastica, in strada abbandonato in un carrello a poca distanza da un cassonetto per l’immondizia nel quartiere Primavalle.

“L’ho uccisa ma non ho premeditato l’omicidio”, ha aggiunto l’imputato, all’epoca dei fatti 17enne come Michelle, che aveva scelto di essere giudicato con il rito abbreviato che consente uno sconto di pena. I genitori della ragazza erano presenti in aula al momento della lettura del dispositivo.

Con questa sentenza – ha detto la madre – riusciamo un pochino a dare giustizia a Michelle. È la prima volta che un minore prende 20 anni, ma se li merita tutti. Adesso andiamo avanti, ho un altro figlio e mi dovrò dedicare completamente a lui”. Il tribunale ha, di fatto, recepito l’impianto accusatorio della Procura.

Le aggravanti sono legate al tentativo di sbarazzarsi del cadavere, infilandolo in una sacca nera dell’immondizia. L’aggressione avvenne in un appartamento di via Dusmet. Il minore, nel tentativo di sbarazzarsi del corpo, non si preoccupò di ripulire la scena del crimine, tracce di sangue furono trovate ovunque a cominciare dall’androne del palazzo. L’esame autoptico svolto sul corpo della ragazzina confermò il drammatico quadro emerso subito dopo il ritrovamento del cadavere.

Tra i ragazzi si consumò una prima discussione accesa con urla, percepite distintamente anche dai vicini, e poi l’aggressione. Dalle ferite riscontrate nel corso dell’esame è emerso che il giovane colpì la ragazza utilizzando un coltello da cucina. Un’azione omicida che forse era iniziata con un fendente alla schiena per poi proseguire con almeno altri cinque colpi sul resto del corpo della minorenne. Un vero e proprio massacro che si sarebbe consumato in pochi minuti.

Altra certezza è che dopo il delitto, messo in atto dal ragazzo in uno stato di alterazione dovuto all’assunzione di alcol e droga, ci fu il drammatico e velleitario tentativo di lasciare il corpo lontano dal luogo dell’aggressione, la casa dove il ragazzo viveva. La madre, infermiera di origini cingalesi, era fuori mentre il padre era in Sri Lanka.

Madre e figlio si erano trasferiti da poco nell’immobile dove nel corso di una perquisizione venne trovata della droga, sostanze utilizzate per produrre mix di stupefacenti sintetici. Nel corso dell’udienza del 29 maggio scorso l’imputato aveva fornito la sua versione di quanto accaduto in quella tragica giornata. Il giovane ha affermato di avere aggredito la ragazza con una prima coltellata perché si era sentito offeso da alcune affermazioni fatte da lei.

In merito alla ricerca su internet, effettuata il giorno prima dell’omicidio, su “come sferrare colpi letali”, l’imputato ha sostenuto di averla fatta perché doveva recarsi in una zona isolata e voleva capire come comportarsi in caso di eventuali attacchi. In base ad una perizia psichiatrica disposta dal tribunale l’imputato era, comunque, capace di intendere e di volere al momento del fatto.

Continua a leggere

Castelli Romani

Ciampino, episodio di bullismo: la denuncia di una madre su Facebook scatena polemiche

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Un episodio di bullismo avvenuto a Ciampino ha suscitato forti reazioni e polemiche dopo che una madre ha condiviso la sua drammatica testimonianza su Facebook. La signora, madre di un ragazzo di 13 anni, ha raccontato l’incubo vissuto da suo figlio, vittima di un gruppo di coetanei.

Il post, che ha rapidamente raccolto molte reazioni e condivisioni, ha portato alla luce una realtà inquietante e ha acceso un acceso dibattito tra i residenti.

Secondo quanto riportato dalla madre del ragazzo, l’episodio è avvenuto nel parco comunale di Ciampino, dove suo figlio Alessandro stava giocando con alcuni amici. Improvvisamente, un gruppo di ragazzi più grandi si è avvicinato e ha iniziato a insultarlo e a deriderlo. La situazione è degenerata quando uno dei bulli ha spinto Alessandro a terra, facendogli perdere l’equilibrio e ferendolo al ginocchio. Il ragazzo, visibilmente scosso, è tornato a casa in lacrime e con un grande spavento.

Nel suo post, la madre ha scritto: “Mio figlio è tornato a casa oggi con il cuore spezzato e il corpo ferito. Non posso tollerare che i bambini debbano subire tali atrocità. Questo bullismo deve finire!”. Il suo appello ha ricevuto immediato sostegno da parte di molti residenti, che hanno espresso la loro solidarietà nei commenti.

Giovanna, una residente di Ciampino, ha commentato: “È inaccettabile che i nostri ragazzi non possano sentirsi al sicuro nemmeno nei parchi pubblici. Le autorità devono intervenire e prendere provvedimenti immediati”. Un altro commento, di Marco De Santis, aggiunge: “Questi atti di violenza sono vergognosi. I bulli devono essere identificati e puniti, e le scuole devono fare di più per educare i ragazzi al rispetto reciproco”.

Tuttavia, il post ha anche suscitato polemiche e divisioni. Alcuni hanno criticato i genitori dei ragazzi coinvolti, accusandoli di non educare adeguatamente i propri figli. “Dove sono i genitori di questi bulli? Perché non insegnano loro il rispetto e la compassione?”, ha scritto Francesca.

Le autorità locali non hanno tardato a intervenire condannando il gesto.

L’episodio, sebbene doloroso, ha anche sollevato un’importante consapevolezza sulla necessità di promuovere la cultura del rispetto e della solidarietà tra i giovani.

Continua a leggere

Castelli Romani

Frascati, Libri in Osteria: appuntamento giovedì 18 luglio con Antonella Prenner

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Cosa lega Tullia, figlia di Cicerone, Servilia, madre del cesaricida Bruto, e Messalina?

Al di là di essere tre figure della Storia antica di Roma sono le protagoniste di alcuni romanzi della filologa e scrittrice Antonella Prenner, docente di Lingua e letteratura latina all’università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

la scrittrice Antonella Prenner

Antonella Prenner ed i suoi romanzi saranno i protagonisti giovedì 18 luglio in piazza dell’Olmo a Frascati, a partire dalle ore 18, del salotto letterario di Emanuela Bruni, Libri in Osteria assieme allo scrittore e giornalista Pino Donghi.
Le loro vite, le loro esperienze e i loro rapporti, spiega Emanuela Bruni “offrono un punto di vista non ufficiale, emotivo, disvelando pieghe e zone d’ombra di una storia sempre scritta dagli uomini e per gli uomini”.
Quindi si avrà la possibilità di cambiare la prospettiva di lettura di una storia che vede queste figure troppo spesso relegate al ruolo di comprimarie pur essendone protagoniste ed attrici principali.
Non mancherà un breve approfondimento sull’ultima fatica di Antonella Prenner “Lucano. Nostalgie di libertà” ove l’autrice descrive l’età di Nerone e di una generazione infelice, che assiste all’esercizio di un potere politico iniquo e impossibile da contrastare perché assoluto, e che vagheggia di tornare a un tempo irripetibile, quando “res publica” romana significava “libertà”.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti