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Roma, Metro A, slitta la riapertura di Barberini. Forse a Natale?
Tempo di lettura 3 minutiForse a dicembre la riapertura di una delle fermate centrali della metropolitana “arancione”
Tempo di lettura 3 minutiForse a dicembre la riapertura di una delle fermate centrali della metropolitana “arancione”
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5 anni faon
Bisognerà attendere i primi di dicembre per vedere riaperta la fermata Barberini della metro A, chiusa lo scorso marzo per un incidente. Così sembra, con buona pace degli utenti, turisti e commercianti. E, comunque, sarà una riapertura a trazione ridotta, “per i passeggeri solo in uscita”, come hanno spiegato il direttore di esercizio Atac delle metropolitane Giovanni Battista Nicastro e il responsabile dellamanutenzione Stefano Pisani nel corso della commissione capitolina Trasparenza di questa mattina, presieduta dal dem Marco Palumbo.
Sala gremita e tensione alle stelle. Assenti ingiustificati l’assessore alla mobilità Calabrese, esplicitamente invitato a partecipare, e gli esponenti della maggioranza pentastellata. Bislacco, si direbbe, data la delicatezza dell’argomento e la necessità di avere risposte esaustive su una telenovela che si trascina da circa nove mesi. “L’avvocato Middei ci disse che la ditta Otis avrebbe operato su due scale mobili entro settembre e sulle altre due entro ottobre. Oggi vedo che la maggioranza è assente, come la Giunta. Purtroppo la situazione è drammatica”, attacca il consigliere Figliomeni (FdI). “Oltre ai disagi per i cittadini, ci sono soprattutto quelli per i commercianti. L’altra volta si era pure parlato di aiutare i commercianti con indennizzi”. “La parte politica purtroppo se ne strafrega – non gliele manda a dire Svetlana Celli, capogruppo di RomatornaRoma – la faccia ce la mettono sempre gli uffici e Atac ormai nelle ultime commissioni. Prima di richiedere questa commissione, avevo richiesto una commissione mobilità, che è più adeguata.Oggi mi sarei aspettata la presenza della parte politica di maggioranza. Ricordo quando tempo fa, l’attuale Assessore Calabrese inveiva contro l’azienda come Presidente della commissione mobilità. Avrei voluto sapere cosa ne pensa la parte politica di questa situazione”.
L’azienda prova a far quadrato: “a Barberini avevamo un programma di riparazione di quattro scale mobili ed è stato completato. Abbiamo scritto al Ministero per effettuare i collaudi, e siamo in attesa delle risposte. Tre scale mobili sono state completate alla fine del mese”.Poi l’amara sorpresa che spiazza tutti. “Una volta effettuati i collaudi, e ottenuto il nulla osta, avremo quattro scale mobili, e la stazione verrà aperta solo in uscita. Riparate anche le altre due scale mobili, e ottenuto il nulla osta anche per loro dopo i collaudi, potremo aprire definitivamente la stazione anche in entrata”.“Non c’è modo per evitare l’apertura solo in uscita?”, domanda l’esponente di Fratelli di Italia. “Si tratta di un problema della gestione delle emergenze previsto dalle norme. Di conseguenza, in caso di emergenza ci sono flussi di entrata e di uscita, non possiamo correre il rischio di avere un flusso maggiore dei moduli di uscita di sicurezza. Dobbiamo rimuovere un flusso, e procediamo mantenendo solo il flusso di uscita”.
La temperatura sale, “qui ci stanno prendendo in giro”, urla un cittadino, mentre un altro domanda: “Quando avete fatto le richieste simili per Spagna e Repubblica all’Ustif, che tempistiche avete avuto?”. “Quindici giorni”. “Possibile che non potete dirci la data precisa? Non è protocollata?”. Seppur incalzata su quest’ultimo punto, dall’azienda non arriva risposta esauriente.
Stando a questi calcoli, la fermata potrebbe riaprire in nei primi giorni di dicembre o, male che vada, nel periodo di Natale. Nodo al fazzoletto. Restano, invece, incerti i tempi della riapertura completa. “Noi abbiamo comunque subito eventi che hanno mutato la situazione, come gli interventi della Magistratura – afferma Atac in chiusura – non potremo dare le stesse tempistiche che sono avvenute per Repubblica. Ci impegneremo entro due o tre settimane per avere un cronoprogramma delle altre due scale mobili”.
Lapidario il commento della Celli a termine della commissione: “Un altro bus andato a fuoco nella notte, la stazione metro Spagna chiusa per fumo proveniente da un convoglio rotto. Notizie allarmanti che si accavallano a quella della riapertura a metà della stazione Barberini. La situazione del trasporto pubblico è al collasso. Aspettiamo il prossimo video su Facebook per avere notizie da questa maggioranza, perché sui disagi che i cittadini sono costretti a subire, amplificati in questi giorni di forte maltempo, nessuno della Giunta Raggi ci mette mai la faccia, per dare spiegazioni o anche solo chiedere scusa. Inammissibile l’assenza dell’assessore alla mobilità Calabrese – continua – eppure il danno a causa della chiusura prolungata per nove mesi è ingente, per romani e commercianti. Per questo giovedì porterò in Aula la mozione per una diminuzione dei tributi locali alle imprese della zona, sulla scia di quella già approvata per la stazione Repubblica. Mi auguro che i consiglieri di maggioranza ne riconoscano la giusta importanza”. E si auspica che almeno per questa volta, il M5S sia presente.
Grazie a #DirettamenteRoma
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