Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
di Maurizio Costa
Roma
– La Guardia di Finanza della capitale ha accusato 28 persone di corruzione e concussione in un giro di mazzette che sarebbero servite a evitare controlli edilizi a imprese e privati. Tra i fermati ci sono 10 funzionari pubblici, 13 imprenditori e 5 professionisti, che, in cambio di 1.000 o 1.500 euro, si sarebbero accordati illecitamente, omettendo atti e controlli.
Questa operazione, denominata “Vitruvio”, ha portato anche a 40 perquisizioni in abitazioni private e in uffici pubblici della capitale. Infatti, il giro di tangenti avrebbe interessato l'Ispettorato edilizio del XIV Municipio di Roma e l'Asl Roma E. Gli ispettori, che avrebbero dovuto controllare irregolarità edilizie, in cambio di soldi, avrebbero omesso di verificare abusi edilizi che regolarmente sarebbero stati commessi dagli imprenditori.
Inoltre, i funzionari pubblici sono accusati di aver consigliato agli imprenditori “amici” alcune modifiche illecite per trarre il massimo profitto dai cantieri. Tra le accuse, questi lavoratori comunali avrebbero anche compiuto gravi irregolarità nelle pratiche di concessione delle autorizzazioni per l'allaccio alla rete fognaria.
Dopo un giro di intercettazioni, pedinamenti e rilevamenti nella contabilità, la Guardia di Finanza ha riscontrato pratiche illegali anche allo Spresal (Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro) dell'Asl Roma E. In questo caso, le mazzette sarebbero servite per passare sopra alle irregolarità che caratterizzavano la sicurezza negli ambienti di lavoro.
Tra le 28 persone fermate, alcune sono detenute al Regina Coeli (Roberto Biagini e i funzionari municipali Stefano Urbinati, Simone Casale, Giovanni Grillo, Maurizio Paiella e Marcello Fioravanti); 16 agli arresti domiciliari (Gianluca Sicari, Gianfranco Morani, Sandro Costantini, Rodolfo Ercolani, Claudio Pompei, Franco De Angelis, Giovanni Ceci, Andrea Dionisi, Guido Bizzarri, Costantino D'Amico, Giacomo Ceccarelli e i funzionari Andrea Costa, Claudio Guidi, Maurizio Sabatini, Franco Di Carlo e Claudio Rantazzi).
Nei registri delle intercettazioni telefoniche risulterebbe che anche altri Municipi capitolini sono interessati nel giro di mazzette.
Correlati