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Redazione
C'è voluto un pò di tempo: dopo 498 anni dall'affissione delle 95 Tesi sulla porta della chiesa del castello di Wittemberg (31 ottobre del 1517) e dopo 494 anni dalla bolla di scomunica emessa da Papa Leone X (3 gennaio 1521 con la bolla 'Decet Romanum Pontificem'), anche Roma avrà una piazza intitolata a Martin Lutero. A deciderlo è stata la giunta capitolina, che lo scorso 13 marzo ha approvato una delibera con la quale vengono denominate nuove aree di pubblica circolazione. E tra queste, al primo punto, c'è proprio una piazza dedicata al monaco riformatore tedesco che nel XVI Secolo gettò le basi del più grande scisma che abbia mai scosso la cristianità occidentale. L'intitolazione arriva dopo 6 anni dalla richiesta avanzata al Campidoglio dall'Unione delle chiese cristiane avventiste del 7° giorno, fatta nel giugno del 2009 alla commissione toponomastica del comune in vista del 500° anniversario dello storico viaggio a Roma fatto da Lutero. Una richiesta alla quale la commissione aveva risposto positivamente già il 7 giugno del 2010. Dopo quasi 5 anni arriva così la delibera; il luogo scelto dal Campidoglio è il Rione Monti nel Municipio I, esattamente il Parco di Colle Oppio, lungo viale Fortunato Mizzi, dove presto dovrà essere inaugurata Piazza Martin Lutero.
Con la stessa delibera, il Comune ha anche proceduto all'istituzione di un giardino dedicato al partigiano Ettore Troilo, comandante della Brigata Maiella all'interno di piazza della Libertà nel quartiere Prati; viale Guglielmo Negri (Giurista) all'interno di Villa Torlonia; via Sorelle Radecchi (Martiri delle Foibe) nel quartiere Giuliano Dalmata, via Antonio Sciotti (Fumettista) in zona Mezzocamino e via Ulrico Hoepli (editore) a Casalotti.
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