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ROMA, MARIANGELA MELATO. OGGI I FUNERALI PRESSO LA CHIESA DEGLI ARTISTI IN PIAZZA DEL POPOLO

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Tempo di lettura 3 minuti Napolitano: "La ricordiamo come una delle attrici piu' popolari, stimate ed apprezzate per il suo spiccato talento, espresso fino all'ultimo con forza di volonta' ed entusiasmo"

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Alberto De Marchis

Roma – Oggi a Roma i funerali di Mariangela Melato, alle ore 15 presso la Chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo. A darne notizia, insieme alla famiglia, è Renzo Arbore.  La Melato è morta ieri 11 gennaio all’età di 71 anni.  Attrice teatrale e cinematografica, disse a Radio Anch'io: "Recitare è un bisogno, come quello di amare o di andare in bagno". L'annuncio della morte dell'attrice è stato dato dall’ufficio stampa del Teatro Stabile di Genova, per cui l’attrice avrebbe dovuto lavorare tra ottobre e dicembre scorsi per la tournée de ‘Il dolore’. Commosso il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che ha inviato un messaggio alla famiglia. Lo ha reso noto un comunicato del Quirinale. "La ricordiamo come una delle attrici piu' popolari, stimate ed apprezzate per il suo spiccato talento, espresso fino all'ultimo con forza di volonta' ed entusiasmo", ha scritto il Capo dello Stato. "Grazie al suo personalissimo stile, in sintonia con l'evoluzione delle diverse forme di spettacolo – cinema, teatro e televisione – nel nostro Paese, ha meritato rilevanti riconoscimenti anche sul piano internazionale", ha ricordato, "ai famigliari e al mondo dello spettacolo giunga l'espressione del mio partecipe cordoglio".

Nata a Milano, nel 1941 era entrata nella compagnia di Fantasio Piccoli debuttando in "Binario cieco" di Terron prima di cominciare a lavorare con quasi tutti i piu' grandi registi di teatro, cinema e tv, dando prova di bravura, versatilita' e talento. La sua scomparsa ha lasciato di stucco l'ambiente dello spettacolo. Addolorata la Wertmuller ("Ci volevamo bene, abbiamo lavorato insieme tanto tempo, lei era un'amica") che firmo' come regista il celebre "Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto" con l'indimenticabile coppia Melato-Giancarlo Giannini; affranto Ugo Pagliai ("ci lascia una persona eccezionale e un talento che sapeva fare di tutto e con ottimi risultati"). Pupi Avati ha rievocato il "brivido provato quando la sentii recitare in un provino sul set del mio film 'Thomas e gli indemoniati'. Il suo punto di forza era la voce, unica e irripetibile, che sapeva usare con magia". Per Franca Rame e' scomparsa "un'attrice inimitabile, unica, una donna moldo dolce, comunicativa e disponibile". Una persona "bella, curiosa, vitale e gentile" con la quale "ho tanto riso insieme", si e' lasciato andare Gigi Proietti: "la sua morte, per il nostro ambiente, e' senza dubbio una delle notizie piu' tristi che ho ricevuto". Alessandro Gassman ha parlato di "monumento straordinario". "Io e lei come fratello e sorella", ha confessato Luca Ronconi rievocando "un legame intensissimo anche professionalmente". "Nella lunga carriera da protagonista, non solo a teatro ma anche al cinema e in televisione, Mariangela Melato e' riuscita sempre a trasmettere emozioni e sentimenti con rara capacita', rendendo impalpabile il confine tra l'arte e la vita", ha ricordato il presidente del Senato, Renato Schifani. Giuliano Pisapia, sindaco di Milano, ha sottolineato "la capacita' della Melato di adattarsi a ruoli diversi e di entrare cosi' a fondo nei personaggi interpretati. Milano, nel tributarle la propria riconoscenza, nel 1979 le aveva conferito la medaglia d'oro di civica benemerenza per aver impersonato lo spirito volitivo della sua citta'". Per il presidente della Provincia del capoluogo lombardo, Guido Podesta', se n'e' andata "una donna dalle capacita' poliedriche". Il direttore del Piccolo Teatro, Sergio Escobar, ha promesso che non cancellera' mai dalla sua rubrica telefonica il numero di cellulare "di una grande attrice che e' stata anche grande amica". Commosso il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che ha indicato in Mariangela "una delle attrice piu' popolari, stimate e apprezzate" mentre il ministro Lorenzo Ornaghi l'ha definita "una delle piu' valide interpreti dello spettacolo italiano del secondo Novecento". Da Roberto Saviano a Fabio Fazio, da Ferzan Ozpetek a Fiorella Mannoia, in tanti hanno reso omaggio all'attrice con messaggi affidati a Twitter. "Mariangela Melato: una Donna. Un esempio di dignita' e talento. Grazie", ha scritto Mannoia.   "Addio a Mariangela Melato, Bellissima anima" e' il tweet di Saviano. "Mariangela Melato: siamo tutti piu' soli", ha ammesso Fabio Fazio. Ozpetek ha ricordato l'"amica e la grande attrice" mentre Adriano Giannini, figlio del partner artistico storico della Melato, l'ha salutata con un semplice "Mariangela". "Ciao Grandissima Mariangela!! Sono senza parole. Quanto ti ho amato e quanto ti amo ancora.. che dolore. Ciao maestra. Tvb Gimbo", ha postato Gianmarco Tognazzi.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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