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ROMA, MALTRATTAMENTO ANIMALI: UNIVERSITA' LA SAPIENZA BLINDATA PER MANIFESTAZIONE E CONTROMANIFESTAZIONE
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10 anni faon
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cmarchegiani
Un giovedì ci si augura all’insegna di un incontro di idee, ma se il Partito Animalista Europeo viene spesso dipinto come sovversivo, ci si chiede cosa potrebbero fare gli studenti, se l’invito del professor Caminiti lascia spazio a interpretazioni soggettive, personali….?
di Cinzia Marchegiani
Roma – Università La Sapienza blindata domani mattina per la manifestazione antivivisezione del Partito Animalista Europeo davanti il Dipartimento Fisiologia e Farmacologia dell'Università di Roma, presso l’ingresso di Piazzale Aldo Moro, 5 alle 10.30.
La scorsa settimana il servizio televisivo della trasmissione “Striscia la notizia” ha denunciato in tutta la sua tragicità la situazione dei primati affidati agli esperimenti del prof. Roberto Caminiti presso la Facoltà di Medicina e Farmacia della Sapienza. "All’interno dell’Università di Roma, il prof. Caminiti dispone di quattro primati, costretti a vivere in gabbie metalliche, con un perno conficcato nel cranio, e sottoposti ad esperimenti al cervello da anni. – Dichiara Stefano Fuccelli presidente del Pae – Il video è un'ulteriore prova – prosegue Fuccelli – del gravissimo stato di tortura in cui i primati versano, dal momento che appare evidente come gli animali siano immobilizzati a livello del bacino, e costretti con dei grandi collari che ne impediscono i movimenti". Il PAE ha già depositato in Procura denuncia per maltrattamento animale nei confronti del prof. Caminiti con istanza di sequestro dei macachi.
Stefano Fuccelli, presidente del Partito Animalista Europeo interviene in merito e spiega: "Sono trent'anni che il Prof. Roberto Caminiti sperimenta sulle scimmie con l'obiettivo di cercare la cura per malattie degenerative e vascolari del sistema nervoso quali il morbo di Parkinson, Alzheimer, la malattia di Creutzfeldt-Jakob ed altre ma allo stato attuale non esiste alcuna cura che permetta di guarire o di impedirne la progressione e nessun trattamento che possa prevenirle; esistono soltanto approcci psico-sociali in grado di migliorare sensibilmente la condizione complessiva sia del paziente, sia dei familiari, con buoni risultati di efficacia anche sui disturbi sia cognitivi, sia psichici. Preso atto del fallimento del modello animale come metodo predittivo per il genere umano e dei milionari finanziamenti pubblici sperperati chiediamo di dirottare tali risorse verso una vera ricerca scientifica avanzata sostitutiva della s.a. abbandonando l'errata strada intrapresa. A fronte dei 54 milioni di euro per il progetto IMI (EU) per studiare modelli di malattie (stembancc), altri 60 milioni di euro per progetti europei sull‘utilizzo di tecnologia con cellule staminali (seurat, esnats, ..) fino agli 800 milioni di dollari stanziati dalla California, l'Italia investe sulle alternative un misero importo di soli 50 mila euro. Il Prof. Caminiti per onestà intellettuale e morale dovrebbe prendere atto del suo fallimento e rassegnare le dimissioni anziché istigare i suoi studenti ad organizzare una contromanifestazione con chiaro intento provocatorio in opposizione alla nostra dove il predetto professore sarà in prima linea con camice bianco e fiore all'occhiello, così come riportato nella sua lettera indirizzata a colleghi e studenti dell'Ateneo romano.”
Arriva anche la contromanifestazione degli studenti de "La Sapienza" che con un appello invitano a partecipare numerosi con questo slogan:”Diversi animalisti hanno espresso la volontà di entrare per rubare gli animali,proprio come è accaduto al dipartimento di farmacologia di Milano, due anni fa. La manifestazione sarà pacifica, per dimostrare sostegno e solidarietà al prof. Caminiti, lo scienziato preso di mira dalla disinformazione di Edoardo Stoppa, inviato di Striscia la Notizia. Partecipiamo numerosi, non vogliamo un secondo caso Stamina, o "Dieta Vegana cura cancro", dove la scienza e il benessere della società viene minato dal cattivo giornalismo. Io ci sarò, e voi?”
Ed è proprio il professor Roberto Caminiti, ordinario di Fisiologia, del Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia ad invitare a difendere l’attività scientifica e dignità del dipartimento ai colleghi e studenti, come egli stesso ha scritto:”con ogni mezzo che ritenete più opportuno”.
Una lettera accalorata inviata ai colleghi e agli studenti è quella inviata dal Prof. Caminiti che spiega la sua posizione ad oltranza:”Mi rivolgo a voi, poiché convinto che abbiate in mente un Paese guidato dalla ragione, dall’impegno e dallo studio e non mosso da spinte oscurantiste, con il caso stamina, che ben conoscete. La mattina del 5 febbraio, camice bianco e fiore all’occhiello io sarò davanti al mio dipartimento a difendere quell’idea che ha guidato noi a diventare medici e ricercatori. Un caro saluto.”
Un giovedì ci si augura all’insegna di un incontro di idee, ma se il Partito Animalista Europeo viene spesso dipinto come sovversivo, ci si chiede cosa potrebbero fare gli studenti, se l’invito del professor Caminiti lascia spazio a interpretazioni soggettive, personali….? Possibile che in un ateneo così importante, la polizia deve fare da spartiacque, quando in realtà rimane sospeso il tavolo tecnico scientifico sui metodi alternativi sostitutivi alla sperimentazione animale che l’ex Ministro della salute Renato Balduzzi aveva avviato e inaugurato nel corso della suo mandato assieme alla collaborazione preziosa del Partito Animalista Europeo? E la domanda sorge spontanea: Chi sta offendendo la scienza e il progresso?
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