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di Maurizio Costa
Roma – Le operazioni di sgombero del campo abusivo di via Candoni, nel quartiere Magliana, sono andate a buon fine. Le forze dell'ordine hanno ripulito la zona, che era infestata anche dai rifiuti. Questo accampamento abusivo sorgeva proprio davanti all'ospedale San Giovanni Battista. I rom che abitavano nelle baracche di via Candoni erano soliti gettare chili di immondizia di fronte all'azienda ospedaliera, rischiando di intaccare la salubrità della zona.
Dopo l'inchiesta de "L'Osservatore d'Italia", sembra che le forze dell'ordine e l'amministrazione comunale si siano convinti a risolvere i problemi degli accampamenti abusivi in zona Magliana. Solamente dieci giorni fa, un incendio aveva devastato le baracche di via del Cappellaccio: nell'incendio morì un ragazzo romeno di 27 anni.
Grande la soddisfazione dell'amministrazione comunale e municipale. Il consigliere di Fratelli d'Italia, Valerio Garipoli, ha affermato che "l'area è stata finalmente liberata dall'insediamento abusivo che ha recato ulteriore degrado e fenomeni di illegalità alla zona. L'area – prosegue il consigliere – è già sofferente per un campo nomadi autorizzato. Adesso la zona devve essere riqualificata per evitare stanziamenti abusivi futuri".
Il presidente del consiglio municipale ha dichiarato che "la battaglia per la legalità a Roma passa anche dalla lotta alle baraccopoli".
L'emergenza dei campi abusivi che nascono tra Magliana e via del Mare è enorme. Oltre alla distruzione degli insediamenti bisognerebbe, però, anche trovare una soluzione i nomadi e ai romeni che vi abitano. Anche perché, se non si dovesse trovare un alloggio per queste persone, sicuramente torneranno a costruire queste baracche.
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