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ROMA, LUNEUR: LUCARELLI E 2.300 ISCRITTI DICONO "NO" AL FAMILY PARK

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Tempo di lettura 3 minutiNon si può ridurre quell'area ad un mero parco per bambini

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Riceviamo e pubblichiamo da Damiano Lucarelli – portavoce del gruppo Fb "Riapriamo il Luneur"

Stupore ed incredulità ha suscitato in me la lettura dell'articolo, concordato con il "giornalista" Marcello Viaggio. Vorrei precisare che si è confusa la posizione degli ex operatori con il gruppo, infatti il gruppo è partecipato da oltre 2300 iscritti ed il numero degli ex giostrai è talmente infinitesimale che si può contenere in una mano.

Sia chiaro che il gruppo non è una stampella degli ex operatori, mentre la realtà è ben diversa,  basta vedere i nomi dei fondatori del gruppo e il rapporto con i sub conduttori.

Per la cronaca il luneur identifica una realtà che è stata su Roma per oltre 50 anni, invece la nuova società LEP acronimo di Luneur Park è una realtà nuova, che abilmente vuole creare confusione nella mente degli ex fruitori, riportando la fantasia al passato ma di fatto presentando il nuovo Luneur completamente diverso, infatti adatto solo ai bambini di fascia da 0 – 12 anni.

La storia del Luneur, ha radici più profonde, ha sempre mantenuto il suo ruolo di Parco di città, alla stregua del Prater di vienna o del Tibidabo di Barcellona. La costituzione del gruppo era ed è unicamente finalizzata a manifestare un malumore sulla nuova destinazione del Luneur.

Quindi gradirei specificare il ruolo che questo gruppo rappresenta, in quanto il problema dei sub-conduttori è rappresentato da Saverio Pedrazzini, che meglio del sottoscritto è in grado di tutelare gli interessi degli ex sub-conduttori.

Pertanto a nome del sottoscritto e del gruppo intero, ribadiamo il nostro “no al family park”, e chiediamo che le Istituzioni intervengano in modo deciso affinché venga sciolta questa matassa, perché non è giusto privare la città di Roma di un parco che per molti anni è stato il fiore all'occhiello della città e quindi ridurre quell'area ad un mero parco per bambini che penalizzerà una grossa percentuale di romani, che si vedranno costretti a saltare su un treno o un autobus per raggiungere Valmontane o Castel Romano, per fare un giro sulle montagne russe ed altre ad impatto con l' adrenalina, quello che il Luneur ha svolto in questi anni, senza dimenticare i bambini e le famiglie.

Questo è stato il Luneur è questo è quello che vorremmo come gruppo, e questo era il pensiero che avevo cercato di trasmettere al giornalista  nel precedente articolo.

Ecco i commenti dei membri del  gruppo che si presentano per nome e cognome per dimostrare la veridicità di quello che scriviamo:

Rita Rirrina nota:

Un pezzo di vita per me che ci sono cresciuta, una magia che vorrei rivivere e far vivere ai miei figli! merito di chi ci ha investito tutta una vita per renderlo così speciale, quindi chiedo rispetto per loro e che vengano riconosciuti i diritti sacrosanti di chi l'ha creato quasi dal nulla!

Valentina Pocheschi

Insensato il family park. roma e i romani hanno bisogno del luneur come è sempre stato! il parco di divertimenti più antico d'italia deve tornare ad appartenere a chi ha contribuito a farne la storia per oltre cinquant'anni. 

Simona Curcio

E' stato un pezzo della mia vita per me e la mia famiglia. In memoria di loro vorrei riavere il luneur di un tempo con ingresso libero!!!!!

Alessandro Re

il luneur ha una identità ben definita da decine di anni ed é un simbolo anche all'estero. Trasformandolo e riducendo lo sarebbe come se il papa accogliesse a s. pietro solo i frati domenicani e non tutta la comunità di fedeli. 

Moreno Roma

Family park?assolutamente no e che noi abbiamo 8-9 o 10 anni?deve tornare quello di prima si potranno mettere attrazioni x grandi ma anke quelli x pikkoli kome era prima percio nn fate sto sbaglio ridadecelo kome era prima della kiusura ke io la maggior parte delle notti me lo sogno finke nn aprira sarà kosi

Roberto chef Massarielllo

La cosa terrificante è che si sta chiedendo una cosa che è di "nostro" diritto , soprattutto per le persone che ci lavoravano. Ci stanno togliendo una cosa ingiustamente. questa è l'italia.

 

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