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Litorale

Roma-Lido, mancati interventi di riqualificazione: l’assemblea del comitato pendolari fa il punto sulla situazione

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Tempo di lettura 4 minutiQuesta mattina è in programma la manifestazione pubblica dei pendolari della ferrovia che, al pari della Viterbo, soffre dei mancati interventi

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Esattamente una settimana dopo il sit-in di protesta del Comitato Pendolari RomaNord in Piazza del Popolo, arriva l’assemblea pubblica del Comitato Roma-Lido, organizzata con sedici realtà e associazioni territoriali del X Municipio, in programma questa mattina, sabato 23 novembre, al Parco Vittime di Femminicidio (via Casini/altezza via dei Romagnoli) dalle ore 9.30. Obiettivo è fare il punto su questa linea che, al pari della Roma-Viterbo, paga, e non poco, i mancati interventi di ammodernamento e di riqualificazione.

“La situazione è grave”, esordisce la nota stampa, “viviamo male il viaggio d’ogni giorno sulla Roma Lido e sulle altre ferroviarie affidate ad Atac SpA. Ripetuti guasti ai treni ad Acilia, Bernocchi, Vitinia; blocchi alla linea a Lido Nord; problemi agli impianti di segnalamento a Malafede e Vitinia; stazioni abbandonate a Tor di Valle e C. Fusano; i treni saturi fin da Acilia lasciano a piedi decine di passeggeri a Bernocchi o Vitinia”.

E basta scorrere le pagine dei vari gruppi facebook dedicati alla linea per rendersene conto. Ce n’è per tutti i gusti, tra chi stramaledice e chi riporta dettagliatamente i disservizi giornalieri, invocando soluzioni che tardano ad arrivare. “È vergognoso lo stato di abbandono del servizio”, commenta Andrea Angeletti, coordinatore del Gruppo Comitato Pendolari Roma – Il Trenino, “la mancanza di qualsiasi programmazione della gestione ordinaria e della manutenzione. Non ci rimanere che affidarci alla gestione Astral e allo sblocco dei lavori con finanziamenti regionali”.

“Atac ha nel deposito di Magliana 15 treni e ne ha in affidamento a matricolo addirittura 19 (nove CAF300 e 10 MA200”, eppure”, riprende il comunicato, “ogni mattina fa fatica a mettere in linea i nove che basterebbero per corse a 10 minuti. Tra soppressioni occultate, rimodulazioni e ritardi, non riescono quasi mai a rispettare l’Orario Ufficiale, deciso da Atac stessa ed avvallato a scatola chiusa dalla Direzione mobilità della Regione Lazio. Prima di tutto vengono le esigenze di Atac di guadagnare più soldi possibile, anche facendo tanti km/treno da Ostia a Roma, anche solo sulla carta. Si fanno corse ogni 10 minuti, se va bene, quando non servono, magari alle 20-21 di sera, ma non si riesce a fare negli orari di punta la mattina”.

E proprio contro la Regione si è scagliato, nei giorni scorsi, l’assessore capitolino alla mobilità Pietro Calabrese, in lungo video-messaggio dai toni accesi: “Oggi il segretario del PD e governatore, Nicola Zingaretti, attacca la nostra amministrazione sul servizio svolto da Atac: è proprio per migliorare il servizio che abbiamo chiesto alla Regione il passaggio di proprietà, come aveva promesso lo stesso Zingaretti nelle due campagne elettorali del 2013 e del 2018. Se avesse mantenuto la parola avremmo già messo in campo tutte le attività per ammodernare l’infrastruttura e acquistare i treni. Un percorso che abbiamo già avviato con Atac, salvandola dal fallimento, che stiamo risanando, una pesante eredità lasciata da chi ci ha preceduto. Il presidente del Pd non lo ricorda? Non siamo più disposti- conclude – ad accettare strumentalizzazioni politiche sulla pelle dei cittadini e degli utenti del trasporto pubblico”.

Un’altra chiave di lettura è quella del Comitato Roma-Lido, che se la prende sì con la Pisana, perché è stata “finora incapace”, secondo loro, “d’intervenire veramente sul Gestore che la stessa Regione ha scelto per 13 anni” e di avallare “dirigenti rivelatesi inaffidabili. Sono riusciti a trasformare la nostra vita quotidiana in una emergenza”.  “Siamo di fronte ad un nuovo annuncio di Zingaretti e, anche se questa volta pare faccia sul serio, ho riscontrato nei commenti dei pendolari della Roma-Lido una scarsa fiducia nei suoi confronti. Staremo a vedere”, chiosa Andrea Castano di Odissea Quotidiana, “nel frattempo non si può non notare che anche in questi giorni si ripropone il dualismo Regione-Comune che ci ha fatto malissimo in questi anni, dove uno attacca l’altro di non aver fatto il dovuto e viceversa. Ma alla fine a pagare sono i pendolari. Personalmente credo che siamo ad un momento di svolta, quello che non so è se questa svolta sia in positivo o in negativo. Per conoscere il risultato bisognerà aspettare qualche mese”.

La partita sembra essere tutt’altro che chiusa, anche se “sono stati sbloccati i cantieri di Tor di Valle e di Acilia Sud”, ha garantito l’assistente dell’assessore regionale Alessandri, Nicola Passanisi, nella manifestazione sulla Viterbo, ribadendo che “la Regione venti giorni fa ha deliberato il passaggio [in-house, ndr] della gestione degli esercizi a Cotral, nel gennaio 2021, e della gestione delle infrastrutture all’ASTRAL, con il supporto di RFI, dal prossimo gennaio, sul modello FS”. E non solo. Il 14 novembre proprio l’Amministratore unico di ASTRAL, l’ing. Antonio Mallamo, ha firmato la determinazione 373 per l’affidamento del “servizio di progettazione di fattibilità tecnica ed economica, relazione geologica, con riserva di affidamento della progettazione definitiva per l’appalto integrato e coordinamento delle sicurezza in fase di progettazione per la realizzazione di un nuovo deposito-officina a servizio esclusivo della ferrovia regionale Roma-Lido”. Da ubicare nell’area dello “scalo merci di Lido Centro”, per un importo pari a “40 milioni di euro”.Altra assoluta novità.

I pendolari e i viaggiatori chiedono, infatti, “atti e fatti concreti, opere, nomine ed azioni, che inizino ad affrontare, qui e adesso e non in un vago futuro remoto, le problematiche gestionali della Roma Lido e delle ferrovie regionali”. Come “la revoca dell’attuale Dirigente di esercizio delle ferrovie ex concesse”, certezze sui cantieri fermi, la “verifica su nuovi orari ufficiali di esercizio inverno 2020”, “tempi aggiornati della procedura di acquisto nuovi treni”, “crono-programma scritto per le procedure di affidamento alla azienda regionale ASTRAL delle opere”, con riferimento ai 180milioni inseriti nel Patto per il Lazio, e “lo stato manutenzioni del materiale rotabile” attualmente in dotazione.